DELEGA AL GOVERNO PER LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA

La legge che attribuisce una delega al Governo per riformare il Codice della strada ha ricevuto il primo via libera dalla Camera dei deputati giovedì 9 ottobre: 246 i voti favorevoli e 9 quelli contrari. Il testo, unificazione di un disegno di legge emanato dall’Esecutivo e di una proposta di legge di iniziativa di alcuni parlamentari, indica alcuni princìpi direttivi al Governo per operare la Riforma all’interno di specifici settori della sicurezza e della circolazione stradale, delle sanzioni e della semplificazione dell’apparato di norme connesse.


Importanti le indicazioni a sostegno della tutela dell’utenza vulnerabile (bambini, anziani, disabili, ciclisti), che prevedono una limitazione della velocità nelle aree urbane ed extraurbane, incentivi alla mobilità a piedi e in bicicletta, un rafforzamento dei mezzi pubblici e maggiori garanzie di sicurezza per chi si sposta su ciclomotori, motoveicoli e biciclette (con un attenzione particolare riservata ai ciclisti di età inferiore ai 14 anni).


Centrale, poi, la disciplina delle sanzioni: sono infatti state gettate le basi per consentire la revoca a tempo indeterminato della patente di guida e l’inibizione alla guida sul territorio nazionale per i conducenti di un veicolo che causino la morte di altre persone in violazione delle leggi di circolazione stradale. Accanto a ciò, prevista anche la possibilità di introdurre il reato di «omicidio stradale» all’interno del Codice penale.


Tra gli altri princìpi che la legge indica, infine, si trovano la graduazione delle sanzioni, in base alla gravità e alla pericolosità dei fatti compiuti, alcuni meccanismi per premiare comportamenti corretti e virtuosi e la previsione dell’utilizzo di una parte delle entrate provenienti dalle sanzioni a sostegno di due specifici Fondi, dedicati a intensificare i controlli su strada e a finanziare il Piano nazionale di sicurezza stradale.


Ora le legge delega passa all’esame del Senato.


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