DELIBERA SU STATO DI EMERGENZA : QUANTA MALAFEDE!
Martedì 24 Marzo 2020
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Documentazione
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Governo
Sta imperversando su tutti i social e sulla messaggistica di mezzo paese la bufala secondo la quale il Governo sapeva del CORONAVIRUS e di ciò che sarebbe accaduto ma volutamente non ha fatto nulla, e tutto questo sarebbe provato dal fatto che già il 31 gennaio aveva dichiarato con Delibera del Consiglio dei Ministri lo Stato di Emergenza per ben sei mesi.
Ora a parte il fatto che, come risulta in modo chiaro e trasparente dalla sezione relativa ai provvedimenti adottati del sito dedicato al Covid 19 (Coronavirus) da Ministero della Salute, il Governo ed il Ministero della Salute hanno iniziato ad assumere provvedimenti precauzionali già dal 22 gennaio, vediamo innanzi tutto di capire cosa è la Dichiarazione dello Stato di Emergenza.
Come viene deliberato
In Italia gli eventi calamitosi sono classificati in tre diversi tipi, in base a estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile:
- il tipo A prevede una direzione degli interventi a livello comunale,
- il tipo B a livello provinciale e regionale,
- il tipo C a livello nazionale.
Per gli eventi di tipo C, il Consiglio dei Ministri delibera lo Stato di Emergenza Nazionale, senza necessità di passare per il Parlamento, così come previsto dalla legge n. 225 del 1992.
Chi lo propone
Lo stato di emergenza viene dichiarato su proposta del Presidente del Consiglio, dopo aver acquisito l’intesa dell’eventuale Regione interessata qualora sia un evento locale. Questo strumento viene adottato anche per tutte le emergenze di rilievo nazionale, che devono essere affrontate con prontezza d’intervento e fronteggiate con poteri straordinari.
In quali casi viene adottato
Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal Consiglio dei Ministri
- come misura preventiva, come nel caso dell'infezione SARS nel 2003 per cui l'Italia ha dichiarato lo stato d'emergenza per sei mesi anche se poi ringraziando il cielo nel nostro Paese ci furono solamente 9 casi e meno di un migliaio a livello globale.
- ovvero "al verificarsi o nell'imminenza di calamità naturali o eventi connessi all'attività dell'uomo in Italia".
- o anche in caso di "gravi eventi all'estero nei quali la Protezione Civile italiana partecipi direttamente", come nel caso del sisma in Albania, il 26 novembre 2019, che ha causato 51 vittime, ed in cui la Protezione Civile Italiana intervenne.
Quanto dura
Prevedendo l’attribuzione di poteri speciali, allo stato di emergenza sono assegnati dei limiti temporali precisi. Il Codice della Protezione Civile ne definisce la specifica durata, che non può superare un massimo di 180 giorni. Periodo eventualmente prorogabile di ulteriori sei mesi in caso di riconosciuta necessità.
Lo stanziamento di fondi
A seguito della delibera dello stato di emergenza, il Consiglio dei ministri stanzia una somma iniziale per realizzare i primi interventi necessari. Per lo stanziamento di ulteriori risorse si dovrà passare per un'ulteriore delibera, che dovrà tenere conto di una ricognizione realizzata dai Commissari delegati su quanto sia utile per affrontare l’emergenza.
Cosa prevede
Con la dichiarazione dello stato di emergenza si possono attuare interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando naturalmente certi limiti, a partire dai principi generali dell’ordinamento giuridico. Le ordinanze sono emanate dal capo del dipartimento della Protezione Civile, se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza. E l’attuazione delle ordinanze è curata, in ogni caso, dal capo del dipartimento.
Come si conclude
Quando lo stato di emergenza scade e ha termine, dev'essere emanata un’ulteriore ordinanza, detta "di chiusura". Con questa ordinanza si disciplina e si regola il ritorno alla normalità e quindi il subentro dell'amministrazione competente in via ordinaria.
Nel nostro caso il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi, per affrontare l’arrivo del Coronavirus anche in Italia. Dopo l’accertamento dei due casi a Roma, e della segnalazione di due casi nel trevigiano di cui uno relativo ad una persona rientrante dalla Cina, è stato così deciso di adottare la misura straordinaria che per cominciare prevede lo stanziamento di una somma di 5 milioni di euro.
Il 30 gennaio poi l'OMS aveva chiesto precauzioni a tutti i Paesi.
In ogni caso come sopra riportato e verificabile il Governo stava monitorando ciò che accadeva in Cina ed aveva già assunto provvedimenti precauzionali a partire dal 22 gennaio.
Ovviamente allora nessuno poteva pensare a ciò che è successo nelle settimane a venire, credo abbiano ancora tutti in mente i richiami a non chiudere i Paese, a non esagerare, a considerare il Covid 19 alla stregua di una influenza ed altre amenità simili in Italia da tutte le sponde politiche e anche da ambiti scientifici, ed in Europa e nel mondo da voci autorevoli e con grandissime responsabilità.
Queste ultime considerazioni sono oggi facilmente fattibili dopo che abbiamo visto ciò che abbiamo visto, ma quella Delibera del Consiglio dei Ministri era opportuna e necessaria, da assumersi in quel momento in via del tutto precauzionale, era un atto necessario ed ordinario per poter poi, se fosse stato necessario, come poi è successo, poter intervenire.
TEORIE COMPLOTTISTE su ATTI FORMALI come questo, sono frutto o di NON CONOSCENZA delle PROCEDURE e sulla loro ORDINARIA ATTUAZIONE, o molto più facilmente purtroppo di MALAFEDE.