DISEGNO LEGGE DELEGA SUL TERZO SETTORE
Il Governo aveva lanciato il 13 giugno una consultazione, sul Disegno di legge delega sul Terzo settore.
Gli obiettivi dichiarati erano:
- costruire un nuovo “welfare partecipativo”,
- valorizzare il potenziale di crescita e occupazione dell'economia sociale,
- premiare con incentivi e strumenti di sostegno i comportamenti “donativi o comunque
prosociali” di cittadini e imprese.
La consultazione popolare, ha visto la partecipazione con risposte di 1016 soggetti, di cui il 14,8% non pertinenti.
Tra le risposte valide il 37,4% arriva dalle organizzazioni non profit, il 38,5 per cento dai cittadini, il 7,2 per cento dal mondo delle imprese, dei sindacati e degli ordini professionali e il 2,3 per cento da amministrazioni pubbliche e università.
Tra le istanze più gettonate in 315 ritengono necessario lavorare alle fondamenta giuridiche,
274 al servizio civile, 242 al sostegno economico del settore, in 187 per cento all’impresa sociale, in 186 alla sussidiarietà.
Il testo approvato ha quattro questioni centrali:
1. Snellire tempi e procedure per ottenere la personalità giuridica
2. Organizzare un unico registro degli enti no profit (oggi ce ne sono oltre 300)
3. Rivedere la normativa fiscale (anche se qui, ammette, ci vorrà più tempo
4. Riformare l’istituto del 5 per mille, semplificandone e accelerandone le procedure di erogazione, con al contempo però l’introduzione di più stringenti regole in materia di trasparenza e rendicontazione
In allegato il Disegno di Legge delega per la riforma del Terzo settore