DI FRONTE A TANTO ORRORE NON PERDERE LUCIDITA'

Abbiamo letto e sentito di tutto in queste settimane sull’ondata di violenza che si sta abbattendo in Europa causando orrore, morte e disorientamento.
Dalle informazioni di queste ore e dopo il vile ed atroce assassinio del sacerdote cattolico nella chiesa di Saint Etienne du Rouvray a Rouen credo che sia necessario prendere atto che nulla sia capitato per caso e che un sottile filo di diabolica strategia tenga insieme ciò che è accaduto.
Capire se siano “lupi solitari”, cellule dormienti o disadattati istigati dalla propaganda dell’ISIS, credo sia importante ma non rappresenta in questo momento  il cuore del problema.
Credo sia profondamente sbagliato cercare di sminuire la portata di questa situazione.
Così come credo sia assolutamente strumentale  e fuorviante il collegamento che cinicamente alcuni organi di informazione e alcune forze politiche stanno facendo tra gli attentati, l’ ISIS, il terrorismo e i migranti.
E’ fuorviante innanzitutto perché dalle indagini ad oggi risulterebbe in modo evidente che gli attentatori in Francia e Belgio e Germania sono nati in Europa o comunque vivono qui da tanti anni e lo sono nella quasi totalità dei casi in modo regolare. Dalle indagini è emerso anche che alcuni di loro, ed altri nei loro contesti,  avevano già cercato di andare in Siria a combattere con l’ISIS mentre i profughi che arrivano ai nostri confini, i migranti,  sono persone che fuggono dalle bombe e dalla violenza di quegli stessi luoghi.
Molte sono le cose che si dovranno mettere in atto per vincere la guerra che un terrorismo folle e cieco ha dichiarato all’occidente ed ai suoi valori, da un maggior coordinamento ed interscambio delle informazioni e dei dati tra le Intelligence dei singoli paesi e la UE, ad un maggior lavoro preventivo sui social-media e di attenzione ai luoghi di culto, che non possono diventare luoghi nei quali si fomenta odio.
Vi sono poi questioni, come ho già avuto occasione di dire, che a mio giudizio richiedono una particolare attenzione, a partire dal tema della violenza in generale che non può più essere tollerata, che va contrastata con fermezza in ogni luogo ed in ogni contesto.
Allo stesso modo credo vi sia l’esigenza di convincerci che la lotta al terrorismo non ossa essere questione che riguarda esclusivamente le forze dell’ordine e lo Stato, e che come negli anni ’70 la lotta all’eversione armata si vinse con l’isolamento sociale e con la collaborazione ed il coinvolgimento delle comunità e dei territori, così anche oggi solo con l’aiuto di tutti ed in particolare con chi è più vicino ad esso, si potrà sconfiggere questo nuovo terrorismo atomizzato e disperso. Perché ciò possa avvenire sarà necessario ripensare le forme della coesione e della giustizia sociale affinché la difesa dei nostri valor e della nostra civiltà possano ritornare ad essere temi unificanti e motivanti per tutti.  
Anche il problema dei migranti è sicuramente un problema enorme, che cresce ogni giorno e ogni ora, per i numeri degli sbarchi e degli arrivi, e anche per le migliaia di loro che non ce la fanno.
Enormi sono i problemi di gestione, sia dell’emergenza e della definizione del loro status, sia per la prospettiva della loro destinazione finale, ma soprattutto per lo scontro sociale che si sta innescando, e che in troppi stanno aizzando, tra questi nuovi poveri ed i tanti nostri concittadini che vivono in contesti urbani difficili, o comunque in territori  e contesti pesantemente disagiati, e la cui condizione è stata peggiorata ed acuita dalla crisi in atto.
Sono problemi che però non possono e non vanno confusi o legati, per non aumentare le difficoltà ed il disorientamento di questi mesi.
In momenti difficili come quello attuale abbiamo bisogno di verità, di unità di intenti e di lucidità.
Ed è criminale che ci siano comunicatori e politicanti che per schegge di mercato e di consenso, siano disponibili a falsare la realtà, a confondere strumentalmente e a dividere, così come purtroppo in questi tempi  in troppi stanno facendo.
 
Nei giorni precedenti il suo assassinio il sacerdote di Saint Etienne du Rouvray a Rouen Padre Jacques Hamel aveva ricordato :
"Preghiamo per coloro che hanno più bisogno, per la pace, per un migliore vivere insieme. 
Questo è l'anno della misericordia. Facciamo in modo che il nostro cuore sia attento alle cose belle, a ognuno, e a quelli che rischiano di sentirsi un po' più soli. Che le vacanze ci permettano di fare un pieno di gioia, di amicizia, di ritorno alle origini. E allora potremo, ricaricati, riprendere il cammino insieme. Buone vacanze a tutti." 
Un lascito spirituale anche per noi, per rimanere umani.

Mino Taricco

Di seguito alcuni contributi interessanti per approfondire
Zygmut Bauman

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento