DOMENICA 30 SETTEMBRE CON IL PD A ROMA

Domenica 30 settembre sarò e saremo a Roma, per dare voce all’Italia : 
- che ha fiducia nel domani perché crede nei giovani,
- che vuole costruire un futuro migliore, ed è consapevole che affinché sia possibile insieme ai diritti devono camminare i doveri, 
- che chiede la propria libertà ma sa che deve lasciare spazio a quella di ogni altra persona, 
- che vuole cambiare in meglio il Paese ma nel rispetto di regole e procedure previste dalla Costituzione, 
- che la responsabilità di ciascuno nei confronti dell’ambiente, delle persone, delle regole di convivenza è il primo passo per cambiare il  mondo che ci sta intorno, 
- e che per questo non si fa ingannare da false promesse e da facili soluzioni.

Per costruire un futuro migliore servono testa, cuore e visione. 
Aspettiamo in piazza l’Italia che sulla salute ascolta e sostiene la voce della scienza, che sa bene che la crescita di un paese chiede il riconoscimento del merito, il sostegno alle famiglie e a reti sociali robuste, giusto riconoscimento alle imprese, e giusti diritti al lavoro.


Da quando questo Governo gialloverde è al  governo – ormai quattro mesi – sono stati approvati solamente quattro provvedimenti :
- uno sul trasferimento del tribunale di Bari, ma ad oggi è tutto fermo, 
- il Decreto "Di Maio" che ha già mostrato i suoi effetti negativi facendo scendere la fiducia nelle imprese e il numero degli occupati, 
- la redistribuzione delle deleghe tra ministeri ha prodotto solamente confusione su risorse a disposizione e competenze,
- e il Decreto Milleproroghe, che oltre a creare enormi rischi alla salute pubblica con la proroga dell'autocertificazione dei vaccini per poter entrare a scuola, ha tolto ai comuni italiani milioni di euro per importanti progetti di riqualificazione delle periferie, causando la rottura delle relazioni istituzionali con Anci, e creato ulteriore confusione nel mondo della scuola.

All’orizzonte abbiamo una Legge di Bilancio che vuole inserire la flat tax o comunque scelte fiscali che avvantaggeranno i più abbienti e condoni che premieranno coloro chi non ha rispettato le regole, calpestando ancora una volta chi lo ha fatto, e un “reddito di cittadinanza” i cui effetti negativi sono noti perché incentiva il lavoro nero e rischia di bloccare le persone nella cosiddetta "trappola del sussidio di stato”, invece di stimolare a entrare o tornare al più presto nel mercato del lavoro. E tutto questo rischia di farlo interrompendo la diminuzione del deficit che era programmata e caricando quindi nuovo debito sulle spalle delle future generazioni e mettendo a rischio la credibilità e la affidabilità finanziaria dell’Italia, con aumento dei costi per interessi sul debito.
Un circolo vizioso che in soli 4 mesi è già costato al Paese più di un miliardo di maggiori interessi.
 
Per dire tutto questo e tanto altro, per guardare insieme senza paura al futuro  saremo  il 30 settembre, in piazza a Roma.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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