DOPO 4 MARZO : ALCUNE PRIME RIFLESSIONI

Il voto del 4 marzo è stato un duro colpo, non tanto perché abbiamo perso, ma per come abbiamo perso. Sensazioni di sconfitta c’erano, e anche che da noi la Lega avrebbe fatto un ottimo risultato.
Il fatto che ovunque si andasse e qualunque fosse il tema dell’incontro, alla fine si finisse sempre per parlare di migranti e di sicurezza, lo lasciavano in qualche modo presagire, ma, almeno io pensavo ad un risultato diverso del Partito Democratico.
Verrebbe ironicamente da dire che almeno un risultato positivo le elezioni lo abbiano  comunque già raggiunto, in quanto la questione  migranti e sicurezza non è più un problema, dopo una campagna elettorale come dicevamo letteralmente giocata da alcune forze politiche su questo tema, è letteralmente sparita dai radar dell’informazione, e questo è sicuramente un bene perché anche la cattiva informazione peggiora anche la qualità della nostra vita.  
Tornado al merito nel voto del 4 marzo il Partito Democratico ha avuto il consenso alla Camera di 6.134.727, perdendo complessivamente rispetto al 2013 oltre 2,5 milioni di elettori e rispetto alle europee del 2014 oltre 5 milioni di voti.
Abbiamo tutti letto molte analisi e riflessioni sul voto e di seguito è possibile leggerne alcune di   YoutrendIpsos e due altre riflessioni  su Internazionale
con analisi  di Ipsos
e su Lettera43 sulla base di analisi SWG
E stata di una disfatta tra le più pesanti degli ultimi decenni, una battuta di arresto per il Partito Democratico di proporzioni  assai superiori ad  ogni più pessimistica previsione, a qualche giorno di distanza da quello spartiacque che è stato il voto, e dopo aver letto e sentito molte analisi e riflessioni , mi permetto di esprimere alcune considerazioni.

Abbiamo sentito in queste settimane che il Partito Democratico sarebbe stato autore di una campagna elettorale troppo tecnica e troppo moderata, e che invece i due partiti premiati dagli elettori sarebbero stati capaci di un messaggio forte e con guida sicura , il che ovviamente sarebbe il motivo del premio  ottenuto dagli elettori .
Abbiamo letto della maledizione che colpirebbe coloro che sono al governo , perché assumerebbero la funzione di parafulmine a verrebbe attribuita la colpa delle tantissime fatiche, sofferenze e difficoltà di tanti, troppi, in questa stagione.
Abbiamo letto che al sud avrebbero votato i 5Stelle per i Reddito di cittadinanza ed al nord avrebbero votato la Lega per il contrasto ai migranti e per la Flat Tax al 15%.

Credo in tutto ciò vi siano molte cose vere, ma credo anche  vi sia molto di più, e molto di più profondo.  
Di seguito trovate alcune prime riflessioni e considerazioni che ho già fatto in alcune assemblee pubbliche e su cui credo dovremo tornare.

Ho sempre creduto che ignorare i problemi e le difficoltà non serva, serve invece mettere a fuoco le questioni e decidere come affrontarle anche perché non ci sono altre strade, come diceva  Kahlil Gibran : “non vi è altra via per l’alba che attraversar la notte”.

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