ELEZIONI AMMINISTRATIVE A TUTELA DEI COMUNI AL DI SOTTO DEI 3000 ABITANTI

Il Capo III del Testo Unico delle Leggi sull' Ordinamento degli Enti Locali - T.U.E.L. (D. Lgs 18 Agosto 2000 n. 267) all'art. 71, disciplina "l'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale nei Comuni sino ai 15 mila abitanti"

Nel corso degli ultimi anni stanno emergendo, con una sempre maggior frequenza, alcune storture causate da comportamenti strumentali e da modificazioni normative che hanno evidenziato difetti della disciplina vigente, soprattutto nei piccoli Comuni e nelle aree a minore densità abitativa e a maggior rischio contrazione demografica, come per esempio la presenza di candidati Sindaco e di liste che nulla hanno a che fare con le Comunità nelle quali si candidano, che si presentano la ove si palesi la presentazione di una sola lista locale, contando sulla riserva elettiva a garanzia delle minoranze. Inoltre, nel caso in cui nelle elezioni amministrative in piccoli Comuni sia presente una sola lista, non essendo giustamente prevista in questo caso alcuna forma di voto all'estero per i cittadini italiani residenti all'estero, in molti casi viene messo in discussione il raggiungimento del quorum previsto in modo non coerente con lo spirito della norma

Entrambe le situazioni generano contesti democraticamente inaccettabili, oltre anche a costi (per esempio nel primo caso rimborsi spese, e nel secondo nuove elezioni) assolutamente non giustificati nè giustificabili.

"Credo che sia necessario questo, pur piccolo, intervento per salvaguardare la democrazia reale, che deve sempre, per quanto possibile, avvicinare le regole formali alla situazione reale che queste intendono governare.

E' per questi motivi che ho presentato, insieme ai miei colleghi, questo disegno di legge che chiede che almeno i 2/3 dei componenti la lista candidata a guidare la Comunità al di sotto dei 3000 abitanti siano appartenenti a quella Comunità, in modo da evitare sgradevoli e inaccettabili strumentalizzazioni, e che i residenti all'estero non siano computati ai fini del quorum, salvaguardando il principio condivisibile, ma adeguandolo al nuovo contesto normativo"

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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