ESUBERI AL SANTA CROCE: I CONTI DA RIFARE
Nelle scorse settimane a seguito della pubblicazione della delibera del 18
gennaio 2012 del Commissario Dott. Marchisio della ASO Santa Croce di
Cuneo, nella quale si dichiarava non compatibile la dotazione organica con
“il tetto di spesa assegnato dalla Regione Piemonte e che, per renderlo
compatibile, risulta necessaria la riduzione di 163 unità di personale con
conseguente chiusura di alcune strutture di degenza e di servizi e riduzione
di attività ambulatoriali”, si suscitava su tutto il cuneese una grandissima
preoccupazione.
La delibera suscitava giustamente un grande allarme sul territorio e tra gli
operatori del settore, anche perché i dati erano conosciuti da mesi e la
delibera era comparsa senza confronto con alcuno.
A seguito di detta delibera circolava voce addirittura dell’esistenza di una
lista di profili professionali che sarebbero stati oggetto di tale
provvedimento di riduzione, e, facendomi interprete di tale disagio,
presentavo domanda di accesso agli atti della Regione, per conoscere i
contenuti di detto elenco, senza ancora avere avuto risposta.
Intanto ieri in IV Commissione, rispondendo a mia specifica domanda sul
tema, l'Assessore Monferino precisava che sulla base delle valutazioni
fatte e rivedendo i conti, cui faceva riferimento il Commissario, sui “163
esuberi, sulla base della dotazione organica e sulle risorse disponibili”,
questi fossero emersi come non corretti e da rivedere, e che quindi a breve
sarebbero stati riformulati, e precisava altresì che avrebbe dato risposta
scritta alla interrogazione da me a suo tempo presentata.
Ovviamente spero e credo con la maggioranza dei cittadini e degli operatori,
che sia stato tutto un fraintendimento.
Continuo a chiedermi come sia stato possibile prendere un simile abbaglio
che tanto disagio e disorientamento ha prodotto, in un momento nel quale tra
l’altro i tagli, che già sono stati fatti ed imposti, hanno creato e stanno
creando grandissimi disagi a tutti i cittadini.
Mino Taricco