EUROPEE : IVANA BORSOTTO
Carissime e carissimi,
a pochi giorni dal voto vi indirizzo questa mail per segnalare – a chi non lo sapesse ancora – la mia candidatura alle Elezioni Europee nelle liste del Pd, nella Circoscrizione NordOvest - Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria - e per fornirvi alcune ulteriori informazioni, perché possiate conoscermi meglio.
Note biografiche
54 anni, laureata in Filosofia, da studentessa ho lavorato come operaia stagionale a confezionare panettoni e colombe. Fin da giovane, volontaria Gioc – Gioventù operaia cristiana - nelle carceri, nei doposcuola e nella formazione per giovani disoccupati.
Lavoro
Ho lavorato con la coop. Orso nel campo delle politiche attive del lavoro, come responsabile dell’Ufficio Informalavoro di Fossano e successivamente del Centro per l’Occupazione di Bra.Dopo un periodo di volontariato in Perù, da 20 anni lavoro con la Ong Progettomondo.Mlal che realizza programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo in Africa e America Latina con progetti di alfabetizzazione e formazione professionale, di lotta alla malnutrizione infantile e per la sicurezza alimentare, di sostegno a imprese di giovani contadini e artigiani e alle cooperative, di promozione dei diritti umani e sociali, di reinserimento sociale dei detenuti e di migrazione consapevole. Dal 2008 sono Vice presidente di Progettomondo.Mlal.
Esperienze amministrative
A Fossano, mia città natale, sono stata Consigliera Comunale, Presidente della Commissione Cultura e Vice presidente della Commissione Pari Opportunità; dal 2004 al 2009 ho presieduto l’Azienda speciale Multiservizi del Comune, che all’epoca aveva in gestione numerosi servizi pubblici , dalle Farmacie comunali agli Asilo Nido, dal Verde pubblico alla Scuola di Musica.
Dal 2010 al 2016 sono stata Presidente del Consorzio Monviso Solidale, che programma e gestisce i servizi sociali di 58 Comuni della provincia di Cuneo: anni particolarmente difficili per il welfare, messo a dura prova dai tagli imposti dalla Regione Piemonte del governatore Cota. Nel 2013 organizzammo una forte mobilitazione che coinvolse Amministratori, Organizzazioni sindacali, Associazioni di volontariato e cittadini, per la prima volta scesi tutti insieme in piazza per lo “Stato sociale” e per la garanzia degli investimenti pubblici e i servizi sociali per le persone e le famiglie fragili.
Il 26 Maggio, l’Europa si trova di fronte a un bivio.
Da una parte c'è la strada dei sovranisti, quella dei nuovi muri e dei fili spinati, del ripiegamento e delle chiusure nazionaliste, degli opportunismi e del reciproco sospetto, delle nostalgie e delle reazioni identitarie, della frammentazione che conduce alla subalternità verso le grandi potenze politiche ed economiche. La strada dei piccoli egoismi, che non possono affrontare e risolvere i problemi che si pongono, e che cercano capri espiatori nei diversi e nei più poveri, che non vogliono vedere la realtà del mondo che cambia e si rinserrano in corazze protettive sempre più rigide e pesanti , che a poco a poco ti levano il movimento e il respiro e se cadi ti impediscono di rialzarti.
La strada della paura che conduce all’odio, alle urla e alla violenza.
Dall’altra parte c'è la nostra strada, quella di noi Democratici, quella del “più Italia in più Europa”.
La strada che costruisce un’Europa capace di misurarsi a testa alta e con la massima responsabilità con i problemi a scala mondiale, dalla ricerca scientifica alla valorizzazione del lavoro, dallo spiazzamento tecnologico alle diseguaglianze, dalle migrazioni alle povertà, dal cambiamento climatico alle crisi umanitarie.
Un’Europa capace di essere protagonista nel confronto con le potenze mondiali - Usa, Cina e Russia - e con tutti i Paesi, con le potenze economiche e finanziarie, i giganti del digitale e della finanza, il cui potenziale innovativo ha da essere riconosciuto ma i cui interessi non devono essere sovrapposti all’interesse dei popoli.
Un'Europa che ha al centro il lavoro e la sua dignità.
La strada della generosità e della fiducia.
La strada dell'Europa del futuro, della cultura e dei giovani.
Dell’Europa aperta e accogliente.
Dell’Europa che studia e che innova e che investe per lo sviluppo.
Dell’Europa che si prende cura dell’ambiente.
Dell’Europa delle montagne che rifioriscono e delle periferie che vivono.
Dell’Europa del volontariato e della cooperazione internazionale.
Dell’Europa che sa stare al mondo con autorevolezza e con decisione.
Dell’Europa dei servizi sociali di qualità .
Dell’Europa che lotta contro le povertà.
Dell’Europa che non lascia indietro nessuno .
L’Europa non è il problema, è la soluzione
Non perdiamoci di vista…
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