FARE PRESTO FARE BENE
Carissimi amici,
come sapete, mercoledì 18 aprile sono convocati alla Camera tutti i “grandi elettori” (Senatori, Deputati e Consiglieri regionali nominati in rappresentanza delle Regioni) per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Ad oggi, purtroppo, il Parlamento è ancora in attesa di un nuovo Governo.
Alcuni provvedimenti economici stanno iniziando a prendere corpo (40 miliardi di pagamenti alle imprese); altri provvedimenti sono stati assunti dal Governo in modo molto discutibile (cfr Tares); altri ancora sono allo studio ma è assolutamente necessario che siano oggetto di intervento in breve tempo (Patto di stabilità, aumento IVA, ammortizzatori sociali e revisione su legge pensioni e lavoro). In questo quadro, il mancato raggiungimento di un assetto stabile delle Istituzioni, sicuramente non aiuta.
In un Paese normale, la situazione attuale porterebbe ad un Governo di coesione nazionale tra tutte le forze politiche per affrontare insieme un percorso di riforme condivise. Necessarie, sia in campo economico e sociale, sia in campo istituzionale (tra cui la legge elettorale), per poi, nella legislatura seguente, ricontendersi sulla base del progetto, del profilo e della credibilità delle persone che li guidano, il mandato dei cittadini alla guida del Paese.
Da noi no. Da noi è molto più complesso perché queste tre forze politiche sono state mandate in Parlamento, ognuna con un mandato esattamente contrario al mandato delle altre due.
A questo punto, però, alcune cose sono sufficientemente chiare:
- Non si può tornare a votare con questa Legge elettorale se le tre coalizioni mantengono lo stesso profilo; perché il risultato, con ogni probabilità - modificato magari di qualche punto percentuale - continuerebbe a preludere ad uno stallo istituzionale.
- Non si può rimanere oltre in questo stallo istituzionale che rischia ora, non solo di non risolvere i problemi che le nuove elezioni anticipate volevano affrontare, ma di diventare una parte del problema se non un aggravamento dello stesso.
E allora, che fare ?
Ritengo che l’orizzonte dell’ elezione del Presidente della Repubblica, ci aiuterà anche a capire la strada che imboccherà questa legislatura.
Ci dirà se la strategia di Bersani avrà ancora qualche possibilità, se si andrà verso un Governo di scopo per fare poche cose e poi tornare in tempi brevi al voto, o se si andrà verso nuove elezioni, ma con un assetto nuovo ed un nuovo candidato premier (per quel che mi riguarda Matteo Renzi), legittimato da una qualche forma (primarie o altro) di ampio mandato dei cittadini.
Il Paese ha bisogno di una guida autorevole e ne ha bisogno in tempi brevissimi.