FAR RIPARTIRE I TERRITORI CON INVESTIMENTI NELL'AGROALIMENTARE DOPO COVID-19
Lunedì 30 Marzo 2020
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Agricoltura
La situazione in cui sta vivendo il nostro Paese
oggi giorno ed in cui si troverà ad operare a causa dell'emergenza da
COVID-19, avrà conseguenze sul piano economico e di prospettiva di sviluppo. Per questo motivo sarà fondamentale valorizzare ogni
opportunità di investimento che preveda una prospettiva di crescita del nostro territorio e sicuramente il comparto agroalimentare e agroindustriale in tutto ciò avrà una funzione strategica, ed i tempi che attualmente la procedura prevede mal si confanno a questo contesto.
oggi giorno ed in cui si troverà ad operare a causa dell'emergenza da
COVID-19, avrà conseguenze sul piano economico e di prospettiva di sviluppo. Per questo motivo sarà fondamentale valorizzare ogni
opportunità di investimento che preveda una prospettiva di crescita del nostro territorio e sicuramente il comparto agroalimentare e agroindustriale in tutto ciò avrà una funzione strategica, ed i tempi che attualmente la procedura prevede mal si confanno a questo contesto.
In sede di Conversione del Decreto "Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", ho così presentato una proposta volta a rilanciare il comparto agroindustriale quale settore con funzione strategica nella valorizzazione di ogni opportunità di investimento che permettano una prospettiva di crescita dei territori
Sarà fondamentale che tutti i progetti sostenibili ed in grado di rimettere in moto i territori possano esprimere tutte le loro potenzialità, e bisogna velocizzare la scansione temporale con cui gli investimenti potranno realizzarsi, eliminando, soprattutto per un comparto come quello agroalimentare e della trasformazione molto collegato ai territori, e soprattutto per i progetti nei quali non sono previste modifiche dell'oggetto produttivo, ogni possibile ritardo nell'avvio degli investimenti anche riducendo i tempi non essenziali dei procedimenti
Per la sola verifica di assoggettabilità a VIA dei progetti di investimento, ai sensi del Codice dell'Ambiente, si stima una media di 100-120 giorni cui poi, in caso di necessità di VIA si devono aggiungere almeno altri 180 giorni. Sono tempi estremamente lunghi e anche per le pratiche che richiedono il "Provvedimento autorizzatorio unico regionale" - progetti sottoposti alle procedure di Valutazione di impatto ambientale di competenza regionale e provinciale ed altre autorizzazioni quali AIA, etc. . . - le tempistiche sono sostanzialmente analoghe, e possono senza fatica portare anche ad un anno dalla presentazione la possibilità di partire con gli investimenti.
Al Governo così abbiamo chiesto di valutare la possibilità di introdurre, nel primo provvedimento utile, una riduzione dei tempi di pubblicazioni, osservazioni e chiusura dei procedimenti, almeno per tutto l'anno 2020, specie nel caso di investimenti di ampliamento di impianti produttivi che abbiano quindi già ottenuto precedenti verifiche, al fine di rendere più celere l'avvio di investimenti importanti per la ripresa dei nostri territori