FESTA DELLA NOSTRA REPUBBLICA

In questa giornata di festa mi ha emozionato leggere negli occhi dei premiati durante la cerimonia in San Giovanni a Cuneo la gratitudine per il riconoscimento di cui sono stati oggetto.

Un grazie che attraverso loro diciamo ad una generazione che con indubbia fatica ci ha consegnato l’oggi che ci è dato di vivere e ci richiama a nostra volta alla nostra responsabilità verso il domani.

Oggi si celebra come ogni 2 giugno l’anniversario del referendum con il quale 70 anni fa si votò per scegliere tra repubblica e monarchia, un passaggio importante che segnò una profonda svolta nel paese.

Tra il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne infatti il referendum che decise la forma istituzionale dello Stato italiano dopo la fine del fascismo e fu anche la prima volta che votarono anche le donne.

I risultati ufficiali furono annunciati però solamente il 18 giugno 1946, e fu quel giorno che la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.

La Festa della Repubblica fu celebrata per la prima volta nel 1948 e si fissò ogni anno il 2 giugno fino al 1977. Nel 1977, a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo, si decise che da quel momento in poi la Festa della Repubblica sarebbe stata ricordata ogni anno la prima domenica di giugno. Nell’anno precedente peraltro la parata militare era stata annullata a causa del terremoto del Friuli.

Nel 2000 il secondo governo Amato ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni.

Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i principali centri urbani, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia anche nei centri urbani, il dato finale fu di 12.718.641 di italiani a favore della repubblica e di 10.718.502 a favore della monarchia con ben 1.498.136 di schede bianca o nulle.

Ho trovato consona alla stagione che stiamo vivendo la scelta di sobrietà che ha caratterizzato quest'anno la sfilata delle Forze Armate, e la decisione di far sfilare anche i sindaci che non solo non ha tolto nulla alla solennità della celebrazione, ma la ha resa maggiormente aderente allo spirito di una vera festa della nostra Repubblica tutta.

In allegato la scheda su cui votarono in quel referendum


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