FINANZIAMENTI REGIONALI AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
I TAGLI METTONO A RISCHIO SERVIZI E CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO.
Il consigliere regionale PD Mino Taricco ha presentato una interrogazione per conoscere l’entità dei tagli al finanziamento del trasporto pubblico locale nel 2012 e come la Giunta intenda far fronte alla grave crisi di servizi e occupazionale che questi tagli provocheranno.
“Le voci sui tagli si susseguono sempre più allarmanti, si parla addirittura di un taglio del 23% sul 2010 per il 2012”, spiega Taricco. “Questo ha generato la forte preoccupazione e la protesta dei Comuni, delle aziende che gestiscono i servizi di TPL, dei sindacati, ed, ovviamente, degli utenti. Negli ultimi mesi sono già state soppresse o significativamente ridotte, in molti territori della nostra regione, corse serali e festive, nonché importanti “corse operaie”, cioè linee a servizio dei lavoratori per raggiungere siti industriali quali, ad esempio, Fiat Mirafiori, Teksid Carmagnola e Michelin Cuneo”.
“Ad essere maggiormente penalizzati saranno, dunque, i lavoratori pendolari, nonché le categorie sociali più vulnerabili, quali i giovani e gli anziani, che difficilmente possono permettersi di spostarsi con mezzi privati, soprattutto se residenti in territori rurali o montani con gravi problemi di collegamento ed infrastrutture. Insieme a questi, le aziende di trasporto pubblico che si vedranno costrette ad una drastica riduzione del personale attualmente impiegato, con l’eventuale concessione della cassa integrazione in deroga, finanziata dalla stessa Regione”.
“Vogliamo sapere dal presidente Cota l’effettiva entità delle risorse stanziate per l’anno 2012 a favore del TPL piemontese e quali azioni intende adottare per pervenire ad una soluzione che garantisca il diritto alla mobilità dei cittadini e consenta di ovviare alle gravi ripercussioni che subirebbero le aziende del trasporto pubblico a seguito di una ulteriore razionalizzazione delle risorse stesse”.
Crediamo sia necessario non lasciare ulteriormente nell’incertezza il settore, semplicemente rinviando scelte o tagli, ma di chiarire la volontà di salvaguardare questo servizio consapevoli delle ricadute che decisioni sbagliate avrebbero sul territorio.
“Forse è il caso, soprattutto in un momento di forte crisi economica come l’attuale, di procedere non a ulteriori tagli lineari al trasporto pubblico locale ma, con riguardo ai criteri di erogazione dei contributi chilometrici ai comuni e alle conurbazioni piemontesi, attraverso l’adozione di opportuni parametri basati sulle condizioni della rete stradale e sulla concentrazione della popolazione nel territorio di riferimento”.