Famiglia: dopo Firenze, le priorità d’azione
Sono tre gli ambiti che il piano nazionale della famiglia ha individuato nella conferenza di Firenze: 1) I giovani: destinare loro risorse perché possano mettere su famiglia e avere una casa; 2) Le famiglie con figli: aumentare le loro disponibilità economiche e l’offerta dei servizi; 3) Gli anziani non autosufficienti: cominciare a creare un fondo, perché occorrono almeno 5 miliardi di euro. In concreto il ministro Bindi ha proposto un assegno da 200 euro al mese per figlio, per redditi annui fino a 30 mila euro. Con i soldi dell’extra-gettito fiscale si aiuteranno da subito le famiglie incapienti, i soggetti deboli e i pensionati poveri. E saranno agevolati i congedi parentali, concessi anche ai lavoratori atipici e ai nonni. Un piano con date e scadenze precise, dunque. Dopo Firenze, la famiglia non vuole più essere oggetto di slogan propagandistici, né una priorità stagionale.