GLIFOSATO: INTERROGAZIONE IN SENATO PER UN MONITORAGGIO DEL DESTINO AGRICOLO/AMBIENTALE

È stata depositata in Senato l’interrogazione a mia prima firma, insieme ai colleghi Ferrazzi, D’Alfonso, Fedeli, Boldrini, Stefano, Iori, Biti, Giacobbe, Cirinnà e Rojc, per sollecitare il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali di concerto con il Ministro della transizione ecologica sulla necessità di un attento monitoraggio del destino agricolo/ambientale di taluni prodotti fitosanitari, in particolare del glifosato, al fine di preservare e proteggere la vita delle api mellifere, oltre a valutare la possibilità di adottare misure, se reputate necessarie sulla base del principio di precauzione, atte ad evitare impatti negativi non solo sulla qualità del settore agricolo, ed apistico nello specifico, ma anche sulla salute umana.

Allo stato attuale, l’utilizzo in Europa del Glifosato, uno degli erbicidi più diffusi in campo agricolo, principio attivo tra l’altro del prodotto commerciale Roundup, è autorizzato fino al 15 Dicembre 2022, “a condizione che sia autorizzato dagli Enti Nazionali a ciò preposti dopo una valutazione in termini di sicurezza”, ed è stata presentata recentemente dal “Gruppo per il rinnovo del glifosato” – GRG - la domanda di rinnovo dei termini di utilizzo, dando il via all’iter formale di valutazione per il rinnovo previsto dalla legislazione europea al termine del 2022.

Nel corso degli ultimi anni sono state registrate centinaia di segnalazioni di mortalità o spopolamenti di alveari, con presenza di principi attivi di prodotti fitosanitari, rinvenuti nelle diverse matrici apistiche, e risulterebbero da informazioni di stampa pagamenti di svariati miliardi di dollari da parte di una grande multinazionale del settore per la risoluzione di controversie sorte a seguito della comparsa di malattie – linfomi non Hodgkin – da parte di alcuni agricoltori e cittadini quali utilizzatori del prodotto fitosanitario.

Nel caso degli insetti impollinatori, secondo le informazioni fornite dalla rete di monitoraggio BeeNet – progetto nazionale di monitoraggio degli alveari e dell’ambiente, promosso e finanziato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con altre istituzioni, Enti di ricerca e Università - tra i quali CRA-API, Università di Bologna, SIAN, IZSVE e altri – le cause di mortalità anomale possono essere attribuibili sia ad avvelenamento da pesticidi sia all’azione di diversi patogeni delle api

Inoltre, alcuni recenti studi esteri – Università di Austin in Texas e Accademia cinese delle scienze agricole di Pechino, hanno segnalato come il glifosato sconvolgerebbe la comunità batterica intestinale delle api oltre a riscontrare una serie di effetti negativi sulle api mellifere, nello specifico per la loro memoria “significativamente compromessa dopo l’esposizione al RoundUp” nella ricerca e raccolta di materia prima e sul coordinamento delle attività di foraggiamento – per la produzione del miele  - e sulla capacità di “arrampicata” – risalita degli impollinatori.

E’ per questo motivo che abbiamo voluto interrogare il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ed il Ministro della transizione ecologica proprio considerando il fatto che il lasciar compromettere la vita degli insetti impollinatori potrebbe, tra le altre cose, compromettere la fecondità delle colture e diminuire in modo drammatico i raccolti, con pesanti conseguenze per l’agricoltura e per la qualità della vita” ed ancora perché “il termine del 2022 è di prossima scadenza e rende questa necessità a questo punto urgente in quanto richiederà una decisione che in ogni caso non sarà ad impatto zero sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla salute per cui abbiamo voluto sollecitare la massima attenzione, proprio in un’ottica di ponderata precauzione

 Per ulteriori approfondimenti si rimanda al Testo integrale dell’Interrogazione



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