GLI SPOT DELLA REGIONE PER LA TELEASSISTENZA
NON SOLTANTO ALLE TESTATE GIORNALISTICHE AMICHE
Anche i periodici locali non coinvolti nella prima campagna di informazione avviata dalla giunta Cota per far conoscere i servizi di teleassistenza dedicati alle persone anziane, ai disabili o alle donne, saranno coinvolti nel prosieguo.
E’ il risultato dell’interrogazione che è stata discussa il 9 novembre scorso e nella quale ho sollevato il problema della penalizzazione di una parte della popolazione piemontese.
E in particolare di quei cittadini, sono molti nelle province, che leggono soltanto alcuni settimanali locali, di tiratura magari molto localizzata, ma praticamente monopolisti nella loro zona.
Per promuovere i servizi, avviati sperimentalmente dalla giunta Bresso, “Sms help”, per ultrasessantacinquenni e disabili, “Help donna”, per le donne maggiorenni appunto, “Ponte” e “Easy Walk”, rispettivamente per sordi e ciechi o ipovedenti, la giunta Cota ha impegnato 146mila euro prevedendo tra l’altro affissioni di manifesti (12mila euro), inserzioni su quotidiani (24mila euro) su settimanali come Donna Moderna e Famiglia Cristiana (4.500 euro), su testate locali (47mila euro), spot per radio locali (10mila euro) e tv locali (14mila euro), opuscoli (8mila euro). Tuttavia non tutti i soggetti operanti sul nostro territorio, come ho sottolineato nell’interrogazione, sono stati coinvolti nella richiesta di preventivi per la realizzazione della campagna regionale.
L’assessore al bilancio Giovanna Quaglia rispondendo in consiglio Regionale alla mia interrogazione ha precisato che è stato impossibile garantire, per ragioni di costi, l’uscita su tutte le testate e su tutte le emittenti della Regione e per questo sono stati utilizzati per la prima uscita criteri di maggiore diffusione possibile in relazione alla tiratura.
Ma l’assessore Quaglia ha anche promesso che per la seconda fase della campagna si seguirà il criterio della integrazione e della rotazione tra le testate ponendo rimedio a una discriminazione che al di là delle intenzioni si è creata e che non ha ragion d’essere.
Crediamo sia importante l’allargamento della platea dei soggetti coinvolti sia per meglio raggiungere tutti i cittadini, anche coloro che magari fanno riferimento ad un solo settimanale, sia per una questione di corretto rapporto con gli organi di informazione, in questa stagione già pesantemente condizionati sia dalla riduzione delle azioni di sostegno sia dall’aggravio dei costi postali.
Occasioni come queste rendono evidente quanto sia importante e al tempo stesso delicato il rapporto tra comunicazione, informazione e conoscenza, e la rete degli strumenti locali e territoriali, veri e propri strumenti di conoscenza, opportunità e partecipazione dei cittadini.
Mino Taricco