GRAZIE PADRE ENRICO

Ci ha lasciati, dopo una lunga malattia, Padre Enrico Masseroni, e anche se sappiamo che lui ora è in una gioia ed in una luce più grandi, il vuoto che ci lascia è enorme.

Ieri alla celebrazione con cui lo abbiamo accompagnato alla sepoltura, e in queste ore hanno lasciato  riaffiorare tantissimi ricordi, degli anni in cui era Vescovo a Mondovì, e aveva innescato una primavera di speranza soprattutto in tantissimi allora giovani, che come, me si stavano affacciando all’impegno nelle loro comunità.

Ricordo con emozione quella stagione, che coincideva con l’inizio del mio impegno comunitario prima, con i gruppi giovanili e la ristrutturazione della canonica della Crusà che don Beppino ci aveva messo a disposizione e la creazione con i ragazzi, dopo un anno di lavoro, del centro giovani “Gli Impossibili” e dell’oratorio a Sant’Albano che lui volle venire ad inaugurare,  e che mi portò poi all’impegno amministrativo ed in ultima analisi a quello politico anni dopo.

Era la stagione della lettera pastorale “La torre e la città”, della nascita a Mondovì del Circolo culturale  Tommaso Moro, di un fermento di cattolici impegnati nel campo sociale, in quello culturale e poi in molti in quello amministrativo, che lui non scoraggiò ma spronò e richiamò in termini di coerenza e di servizio.

Ho pensato alle chiacchierate per informarsi nelle visite a Vercelli e di quanto la fatica aveva tolto leggerezza al suo impegno.

Ho pensato a tante cose e soprattutto ho sentito un senso di profonda gratitudine per averlo potuto incontrare.

Grazie Padre Enrico.   

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