HO SOTTOSCRITTO L'APPELLO PER BONACCINI SEGRETARIO

Dopo la conclusione del mio impegno istituzionale/parlamentare, oltre 18 anni, avevo pensato che fosse utile staccare per qualche mese dedicandomi al lavoro fisico nei boschi, perché sentivo e sento l'esigenza di recuperare lo spazio e la leggerezza di analisi più critica, di lettura un po' più distaccata, capacità che da dentro il sistema sovente si affievolisce e rischia di andare perduta.
Le prossime primarie del Partito Democratico sono però un fatto troppo importante per non almeno esprimere ciò che penso, perché è in gioco il profilo e la stessa identità dell'unico partito che può ancora rappresentare una reale alternativa al populismo sempre più dilagante, soprattutto in alcune forze politiche, e alle chiusure culturali e sociali con una visione egoistica e settoriale di altre.
Per questo sento l'esigenza di esprimere alcune considerazioni:
1 - con tutti suoi limiti, e se ne sono sicuramente palesati tanti, il PD rimane l'unico partito in grado di essere il riferimento di tutti coloro che hanno a cuore una idea di Paese equo e giusto, che sappia “promuovere una società aperta nella quale la libertà d’intraprendere si coniughi con la giustizia sociale, la sostenibilità e la rigenerazione ambientale, la promozione dei diritti, il tutto in un orizzonte chiaramente europeista”;
2 – di fronte ad una politica dove prolificano gli slogan e forme strumentali di propaganda e comunicazione, ed è sempre meno presente e reale l'impegno di stare tra le persone, nelle comunità e sui territori, io continuo a credere che, per realmente servire le proprie comunità ed il Paese, sia fondamentale avere nei posti di responsabilità persone che abbiano fatto “la gavetta” nelle amministrazioni locali, nelle imprese, nelle associazioni di categoria o nei sindacati, nel terzo settore … , ed abbiano esperienza non solo politica, perché i problemi e le loro soluzioni si affrontano non per sentito dire ma conoscendoli nel merito;
3 – mai come in questi anni è risultato evidente che non si può governare efficacemente senza una idea di futuro del Paese, senza avere in mente il profilo della società nel quale vorremmo possano muoversi e vivere i nostri figli e noi stessi. Per governare efficacemente questo percorso serve chiarezza sugli obiettivi e capacità di armonizzare ed equilibrare i percorsi, e credo che la storia di Stefano Bonaccini rappresenti da questo punto di vista molto più di una speranza … ;
4 – ho sempre pensato che l'impegno politico istituzionale sia innanzi tutto radicato nelle proprie comunità e nel proprio territorio, e che Roma debba essere il luogo dove si portano le istanze, i progetti e le idee che in questi nascono e crescono, e non invece, come purtroppo sovente succede, il luogo da cui si ottengono indicazioni e investiture. Anche per questo Stefano mi pare la persona giusta in questo momento, perché è innanzi tutto riconosciuto e apprezzato nella sua terra, e perché dalla qualità del suo lavoro in questa, trae la forza e la legittimazione;
Per questi e tanti altri motivi che qui non trovano spazio, e di cui spero avremo occasione di parlare, ho aderito con piacere alla proposta di un gruppo di amici e sottoscritto convintamente un appello a favore di Stefano Bonaccini Segretario del Partito Democratico, perché credo che seppur oggi in affanno, per il bene del Paese il PD debba recuperare quel ruolo di guida e riferimento dell'area riformista, e che Stefano sia la persona giusta in questo momento per guidarne il percorso.
Al seguente
articolo  troverete, per chi è interessato, il testo dell'appello e l'elenco dei sottoscrittori.
P.S. Il titolo è fuorviante, almeno per quel che mi riguarda non c'é nessuna corrente, semplicemente condivido contenuti e orizzonte ed ho pensato giusto sottoscrivere l'appello.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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