A settant’anni dalla dichiarazione Schuman, rilasciata dall'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman appunto il 9 maggio 1950, che proponeva la creazione di una Comunità europea
del carbone e dell'acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di carbone e acciaio, atto che in qualche misura ha dato l’avvio nel concreto ad un percorso importante, il Movimento
Federalista Europeo (MFE) ha proposto la sottoscrizione di un appello “Verso l’Unione federale europea” che nasce dalla consapevolezza che il cambio di passo dell’Unione europea di fronte alla crisi pandemica è evidente ed adesso che la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo un pacchetto ambizioso per il Recovery Plan for Europe che può veramente rappresentare una svolta per i futuro dell’Unione che non dobbiamo lasciare cadere nel vuoto.
L’insieme di strumenti che la Commissione ha proposto sono infatti pensati per lasciare in eredità alle prossime generazioni una nuova Europa leader globale della nuova economia digitale, verde, solidale, inclusiva e sociale.
Per questo ho voluto sottoscrivere l'Appello, perché queste proposte coraggiose devono ora essere difese con forza nel Consiglio europeo.
Da parte sua, il Parlamento europeo ha già minacciato di bloccare l’approvazione del Quadro finanziario pluriennale se non sarà adeguato alle ambizioni presentate dalla Commissione europea e se non includerà anche una riforma delle risorse proprie.
Si tratta di un punto fondamentale anche nel disegno della Commissione europea per garantire l’emissione di debito europeo.
Le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi, in particolare in merito alla questione delle risorse proprie, influiranno in modo determinante sull’evoluzione dell’Unione europea, e in particolare sulla possibilità che l’Unione europea approdi in tempi ragionevolmente brevi a quell’unione politica federale indicata nel progetto dei Padri fondatori che ora finalmente sta tornando punto di riferimento del dibattito europeo.
Su questa base noi chiediamo al Parlamento europeo, in quanto unica istituzione che rappresenta direttamente i cittadini europei, di porre l’attenzione su tre punti, e di esercitare a tale scopo la sua funzione di indirizzo e di guida:
1. Vigilare affinché gli accordi intergovernativi sul Quadro finanziario pluriennale e sul Fondo straordinario Next Generation EU non sviliscano le nuove ambizioni europee. Chiediamo al Parlamento europeo di non approvare accordi inadeguati mantenendo così fede al suo impegno.
2. Battersi affinché le nuove risorse proprie dell’Unione vengano valutate, raccolte e gestite a livello europeo, coerentemente alle priorità politiche e strategiche individuate dalla Commissione. La creazione di una porzione di bilancio federale è una condizione necessaria per rendere strutturale il nuovo approccio europeo. In questo senso è indispensabile che il Parlamento europeo avvii subito il confronto sull’attribuzione di una competenza fiscale all’Unione europea, affinché le risorse proprie europee possano essere decise a maggioranza direttamente dal Parlamento e dal Consiglio.
3. Guidare il processo delle riforme politico-istituzionali necessarie per costruire l’unione politica, rese ancora più urgenti dal nuovo indirizzo impresso al processo europeo. Gli stessi strumenti per la ripresa e il rilancio europeo devono essere iscritti in un quadro che ne garantisca il carattere permanente.
In questo senso una revisione dei Trattati e una profonda riforma dell’Unione europea fanno parte della risposta duratura e efficace necessaria per poter uscire dalla crisi.
Chiediamo al Parlamento europeo di battersi affinché la Conferenza sia mirata a discutere, coinvolgendo i cittadini, un progetto concreto di unione politica.
Il Parlamento europeo ha la legittimità democratica e la vocazione istituzionale per imporre una simile agenda in vista della Conferenza.
Per questo lo esortiamo a elaborare, discutere e proporre alle altre istituzioni europee un progetto di Costituzione federale europea, analogamente a quanto fece nella prima legislatura sotto la guida di Altiero Spinelli.
In allegato la scheda di sintesi e l'appello completo
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