ILVA: PRESENTATA UN’ INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEL LAVORO

Ho presentato, insieme ai colleghi Anna Rossomando, Mauro Laus, Edoardo Patriarca e Laura Garavini, un'interrogazione che chiede al Governo un forte impegno in questa delicata fase per garantire prospettiva ai siti produttivi ed ai lavoratori con particolare attenzione a Novi Ligure e Racconigi 

In queste ultime settimane di giugno cruciali per il destino dell’ILVA si deve vedere un’azione forte del Governo che non deve allentare l'impegno che ha profuso con grande puntulaità nei mesi scorsi il Ministero guidato dal Ministro Calenda.
 E’ ancora troppa l’incertezza sul futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, sull’ambiente e la salute di tante persone. 
E il destino generale del gruppo ricade sui lavoratori dei siti piemontesi di Novi Ligure e Racconigi. 
Il nuovo Governo ha nel programma una riconversione economica che costerebbe circa 2.5 miliardi di euro senza individuare le fonti di finanziamento del programma stesso. A pochi giorni dalla scadenza del termine per la decisione sull’acquisizione da parte di Arcelor Mittal del più grande sito siderurgico italiano, tutta questa incertezza è drammatica per i territori e per gli stessi lavoratori. 
A Racconigi l’annuncio di una riduzione del personale – da 163 dipendenti a 125 – e la successiva cancellazione di anzianità e benefits acquisiti nel tempo, provoca non pochi timori sulle prospettive lavorative del sito piemontese. Anche la situazione per i circa 800 dipendenti del sito di Novi Ligure, essendo quest’ultimo collegato in termini di semilavorato all’ILVA di Taranto, non è migliore. 
Per questo abbiamo sollecitato e interrogato il Ministro del Lavoro per capire come si sta orientando la trattativa per trovare una soluzione chiara e definitiva sugli investimenti industriali annunciati e sulle garanzie ai lavoratori dei siti produttivi. 

Per ulteriori informazioni, si rimanda al testo integrale dell’  interrogazione

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