IL CENTRODESTRA AUMENTA IN PIEMONTE LE ACCISE SUL CARBURANTE.

La decisione della maggioranza di varare nei giorni scorsi in Commissione regionale l’aumento delle accise sui carburanti di 2,58 centesimi di euro - una scelta che abbiamo duramente osteggiato nella discussione e con il voto contrario - è una scelta profondamente sbagliata e ingiusta, che ancora una volta sarà pagata in Piemonte soprattutto dai ceti più deboli. Dopo i ticket, il secondo “regalo” del centrodestra in poco più di una settimana.
Originata da una decisione nazionale del centrodestra di far pagare direttamente alle Regioni i danni da eventi calamitosi, o con risorse proprie o autorizzando l’aumento delle accise, La Giunta Cota ha deciso subito di applicarla per far fronte agli ingenti danni dell’alluvione dello scorso marzo, aumentando i prezzi di benzina, gasolio e Gpl in un momento in cui hanno rotto ogni tetto precedentemente raggiunto, e superato abbondantemente la soglia di 1,5 euro al litro.
La decisione del centrodestra è doppiamente ingiusta perché il prelievo colpisce soprattutto i ceti più deboli. Non essendo infatti parametrato alle diverse fasce di reddito, ma colpendo tutti nella stessa misura, sarà molto più doloroso per i redditi bassi che per i più elevati. Il peso dei 27 milioni di euro all’anno che saranno rastrellati con l’aumento ricadrà soprattutto sui meno abbienti. Inoltre aiuterà l’incremento dell’inflazione, nota come “tassa sulla povertà”.
La scelta del governo Berlusconi di rompere la solidarietà nazionale, imponendo a ciascuna Regione il compito di pagare da sola i propri danni da eventi calamitosi, è stata subito fatta propria dalla Regione Piemonte che, invece di provare a forzare per un cambiamento della norma nazionale, si è accodata, come già fatto in occasione dei tagli dei trasferimenti, alle decisioni del governo. Un altro segnale di come questa Giunta e questa maggioranza abbiano davvero poca considerazione delle difficoltà in cui si dibattono i cittadini piemontesi.
E’ anche la riprova di come il federalismo fiscale si tradurrà non nell’utilizzo delle risorse proprie da parte delle comunità locali, ma in un aumento delle tasse per i cittadini e le imprese.

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