IL DECRETO DI CORREZIONE DEI DECRETI SICUREZZA E' LEGGE
Venerdì 18 Dicembre 2020
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Documentazione
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Giustizia
Dopo un approfondito confronto nei partiti, con i contributo di tantissime voci della società e dei soggetti interessati, e con il lavoro nelle Commissioni parlamentari, è stato approvata la Legge di conversione del Decreto di revisione dei cosiddetti "Decreti sicurezza" di cui avevo già parlato in occasione della approvazione del Decreto Legge.
Sono state introdotte modifiche importanti:
- revisione dei decreti sicurezza con misure per governare meglio, con giustizia e umanità, l'immigrazione, un fenomeno con cui tutte le società occidentali si confrontano e si dovranno confrontare per ragioni demografiche, sociali e di squilibri internazionali con :
-- la revisione delle sanzioni alle ONG che
salvano e sbarcano migranti si torna alla situazione precedente ai decreti con
le sanzioni che sarà il Giudice ad irrorare e non più i Prefetti, e modificando
il codice della Navigazione, in particolare l’articolo 1102;
salvano e sbarcano migranti si torna alla situazione precedente ai decreti con
le sanzioni che sarà il Giudice ad irrorare e non più i Prefetti, e modificando
il codice della Navigazione, in particolare l’articolo 1102;
-- la eliminazione del tetto delle quote
previsto per il decreto flussi transitorio e la data limite di emanazione prevista
ora per legge;
previsto per il decreto flussi transitorio e la data limite di emanazione prevista
ora per legge;
-- la revisione al percorso per la
cittadinanza che dovrebbe assestarsi in 2-3 anni
cittadinanza che dovrebbe assestarsi in 2-3 anni
- ma anche disposizioni per impedire l'ingresso in carcere di telefonia abusiva,
- norme che danno più strumenti al Garante per tutelare non solo i detenuti.
Visto il grande lavoro di disinformazione che la Lega ha fatto in questi
anni credo non sia inutile ribadire che la finalità di queste modifiche è avere una maggiore sicurezza ed al tempo stesso un approccio umanitario al tema, anche perché con la gestione del precedente governo i “clandestini” o gli “irregolari”, sono paradossalmente aumentati.
anni credo non sia inutile ribadire che la finalità di queste modifiche è avere una maggiore sicurezza ed al tempo stesso un approccio umanitario al tema, anche perché con la gestione del precedente governo i “clandestini” o gli “irregolari”, sono paradossalmente aumentati.
La differenza è innanzi tutto di approccio culturale tra chi in questi anni (la Lega) ha cavalcato ed agitato il problema, e la percezione di insicurezza conseguente, con il solo fine di lucrare politicamente, e chi invece oggi, anche con questo provvedimento vuole provare a governarlo.
Questo decreto-legge, perseguito e voluto da tutta la maggioranza, cancella norme contenute in due Decreti legge poi convertiti in Legge che non hanno prodotto maggiore sicurezza, ma sono serviti solamente per fare propaganda.
Hanno avuto la sola funzione di indicare un nemico su cui scaricare paure e preoccupazioni, senza dare soluzioni aggiuntive a nessuno dei problemi di criminalità, disordine, clandestinità che purtroppo ci sono in molte realtà del nostro Paese.
L'idea assurda e vergognosa che bisognasse trattare male le persone che sono venute nel nostro Paese per evitare che altri potessero pensare di ripetere quel percorso, quasi che le persone possano decidere di partire, attraversare il deserto, mettersi nelle mani di schiavisti o scafisti e rischiare di morire in mare solo perché magari hanno visto in televisione che il nostro Paese rispetta i principi di umanità, è un’idea semplicemente incommentabile.
Così come è altrettanto incommentabile la scelta allora perpetrata con quei decreti di esporre alla rabbia degli italiani le ONG, le organizzazioni che hanno la colpa di salvare le persone in mare, e che in ogni caso intercettano una esigua minoranza delle persone che arrivano via mare nel nostro paese.
Ci sono decine di inchieste che hanno dimostrato che tutta la propaganda fatta contro le stesse era totalmente falsa. Ma, di nuovo, serviva un nemico più vicino, a cui dare la colpa, la cui unica colpa peraltro era di salvare le vite di persone sgradite.
La strada da seguire se abbiamo a cuore la sicurezza del nostro paese, ed anche la dignità di chi ha diritto di essere protetto, continua ad essere quella di rivedere il Trattato di Dublino, stipulare accordi con i Paesi di provenienza per i rimpatri di coloro che devono esserlo, e garantire integrazione e certezza di norme per coloro che ne hanno i requisiti.
Noi rimaniamo convinti che sia necessario e molto più utile governare l'immigrazione e nei paesi in cui si è riusciti a farlo si sperimenta, e non invece agitarla o cavalcarla . Agitandola, e con disumanità, si creano solo maggiori problemi alla nostra sicurezza e alle vite delle persone che chiedono asilo e protezione.
Di questo provvedimento avevo già parlato in occasione della approvazione del Decreto Legge