IL MINISTRO LUPI CONFERMA LO SBLOCCO DELLA CUNEO ASTI
L’Asti-Cuneo sarà completata. L’ha garantito mercoledì 10 settembre 2014 il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi alla Camera.
Il Ministro ha confermato che l’obiettivo è quello di arrivare a una soluzione concreta, perché questo asse autostradale è strategico e importante per il collegamento di un territorio ricco di piccole, medie e anche grandi imprese con il resto della regione e della dotazione infrastrutturale del Paese.
Purtroppo i tempi di realizzazione si sono dilatati dai 72 mesi originariamente previsti ai 171 mesi stimati oggi. Discorso analogo per i costi: undici anni fa si parlava di 988 milioni di euro, oggi le ultime cifre parlano di 2,5 miliardi di euro.
Quali sono le ragioni, verificate dall’organo di vigilanza, che hanno portato a questa dilatazione di tempi e costi?
In primo luogo, dal 2003 al 2014 sono sopravvenute normative riguardanti la sicurezza stradale (barriere di sicurezza, opere d’arte, impianti).
In secondo luogo ci sono state prescrizioni determinate nella realizzazione dell’opera stessa (una fra tutte, il passaggio dell’autostrada sotto il fiume Tanaro) che ha portato a far lievitare i costi dalla progettazione preliminare a quella definitiva.
Terzo: l’applicazione di un tariffario aggiornato unita a uno scenario che è totalmente cambiato. Queste autostrade sono in concessione e vedono, a fronte di un project-financing, il ritorno dell’investimento attraverso la tariffazione.
È evidente che non solo il calo del traffico, ma anche uno scenario di crisi di sei anni, ha totalmente cambiato le condizioni di partenza.
Nel decreto “Sblocca Italia” c’è una norma che ci consente di poter intervenire, a fronte della certezza degli investimenti, della strategicità dell’opera, delle tariffe che devono rimanere bloccate e di tempi certi di realizzazione, con la possibilità di rivedere le concessioni spalmando gli investimenti su più anni.
Dovremo vigilare perché i lavori soprattutto del lotto 2.6 che collega Cherasco con Roddi passando per il tunnel di Verduno possa ripartire presto, per dare un senso a tutta l’opera e per le previste oper sul territorio connesse soprattutto quelle che ruotano intorno al nuovo ospedale.