IL PAESE SARÀ QUELLO CHE TUTTI INSIEME DECIDEREMO CHE SIA
Ho letto al bellissima nota della Presidenza Nazionale di Azione Cattolica che condivido integralmente e che mi ha fatto un gran bene al cuore.
In questa stagione di visioni parziali e superficiali , uno sguardo alto, capace di tenere insieme una lettura della realtà ai vari livelli, nella sua ricchezza e complessità, rifonda speranza e dona entusiasmo.
La ormai imminente verifica elettorale, consegnerà al prossimo Parlamento ed al prossimo Governo un Paese provato da un dilagante malessere per le difficoltà economiche e sociali e per la crescente sfiducia sul futuro e nelle Istituzioni.
Il Paese ha un drammatico bisogno di riforme, da fare non a parole ma nei fatti, per semplificare la pubblica amministrazione, i suoi assetti istituzionali e le sue procedure, rendendola più efficiente, più facile e amica per il cittadino, e più comprensibile.
Ha bisogno di più trasparenza in ogni suo aspetto e di un maggiore partecipazione e protagonismo dei cittadini singoli e organizzati, e ha bisogno che coloro che assumono impegni nelle Istituzioni ricostruiscano le premesse di una credibilità e di un rapporto fiduciario tra cittadino elettore ed eletto, rendendo evidente lo spirito di servizio, la ricerca del Bene Comune, lo stile e la sobrietà dei comportamenti.
A causa di una gestione dissennata che da molti anni ha ignorato la necessità di riforme, il nostro Paese non ha affrontato e ridotto sprechi ed inefficienze, non ha fatto scelte ne programmato futuro, e vive oggi la crisi economica più pesante dal dopoguerra.
Sarà necessario ogni sforzo in questa direzione, con una grande attenzione alle opportunità che rappresentano le piccole imprese che sono l’ossatura economica dei nostri territori, soprattutto di quelli più diffusi e periferici.
Il territorio, l’ambiente, l’efficienza energetica saranno al centro delle sfide future.
Agricoltura, turismo, cultura, energie rinnovabili, edilizia biosostenibile e riuso del patrimonio edilizio esistente, sono centrali per le opportunità e le speranze di una crescita più armoniosa e sostenibile .
Le sfide con cui saremo chiamati a confrontarci , in questo percorso,ci chiederanno la capacità di crescere sapendo ridurre le diseguaglianze sociali e recuperando una equità da troppo tempo smarrita, aiutando la mobilità sociale, e ridando dignità al merito e all’impegno.
Sul piano fiscale, lavoro e impresa dovranno trovare riequilibrio nei confronti delle rendite di ogni natura.
Nei prossimi mesi sarà fondamentale che le ragioni della riduzione degli sprechi e la penuria di risorse non siano scambiate con lo smantellamento delle tutele sociali in campo sanitario, dell’assistenza, della sicurezza, della scuola e dei trasporti locali.
La risposta universale ai bisogni fondamentali rimane il tratto caratteristico del nostro modello di sviluppo, che pone al centro la persona, ogni persona, ed in ogni fase della sua vita, ed il nostro, il mio impegno su questo fronte sarà completo.
La stagione che ci attende ci richiederà, ognuno nell’ambito dei propri ruoli e delle proprie responsabilità, di essere protagonisti di un impegno pratico e soprattutto di un contributo culturale, che renda possibile lasciarsi alle spalle decenni di populismo demagogico e di coltivazione della superficialità quali strumenti di imbonimento di massa.
Per questo le prossime elezioni saranno un passaggio importante, è in gioco non la vittoria di una coalizione, ma la vittoria del Paese, e il conseguimento di questa è nella responsabilità di tutti e di ciascuno.
“Il Paese sarà quello che tutti insieme decideremo che sia !”
Mino Taricco