IL PIEMONTE ESCE DAL PIANO DI RIENTRO PER LA SANITA'

Dal 1° gennaio 2017 la Regione Piemonte non sarà più sottoposta al piano di rientro per il pagamento dei debiti della sanità accumulati prima dell’insediamento dell’attuale Giunta.
Lo hanno annunciato il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il suo vice Aldo Reschigna e gli Assessori Antonio Saitta e Augusto Ferrari  nel corso di una conferenza stampa.
L’accordo raggiunto ieri con il Ministero dell’Economia permette di raggiungere uno degli obiettivi più importanti di questa Amministrazione regionale senza dover ricorrere ad inasprimenti fiscali. 
Il rispetto nel giro di dieci anni dei parametri concordati consente alla Regione di tornare ad avere piena disponibilità nella gestione delle risorse per gli investimenti, a cominciare dal completamento delle strutture di Verduno e Nizza Monferrato, e di poter operare sul fronte del personale socio-sanitario, tema già affrontato con le organizzazioni sindacali. 
Non dover più rispettare i vincoli del piano di rientro vuole anche dire poter lavorare con responsabilità e senso del rigore per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. 
Il Presidente ha ringraziato il Governo per l’accordo raggiunto e le forze di maggioranza del Consiglio regionale per il sostegno garantito per ottenere questo fondamentale risultato. 
E’ toccato al vicepresidente ed assessore al Bilancio e Finanze il compito di illustrare nel dettaglio i termini di un’intesa che permetterà di portare i pagamenti dei fornitori della sanità a 60 giorni, in linea con le richieste europee, e di pagare in dieci anni il miliardo e mezzo di euro di debiti secondo il seguente programma: 65 milioni annui nel 2017 e nel 2018, 113 milioni annui dal 2019 al 2022, 923 milioni tra il 2023 ed il 2026. 
L’accordo libererà risorse per investimenti in edilizia e tecnologia, per assumere personale, per gli interventi a favore dei non autosufficienti.
L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta ha dal canto suo evidenziato che, dopo aver razionalizzato i servizi e ridotti gli sprechi di gestione, per la sanità piemontese, si apre ora una fase nuova caratterizzata dalla possibilità di dare risposte sempre più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini da parte di un sistema che presente comunque tante eccellenze, forse così riconosciute più a livello nazionale che locale. 
Inoltre, ha ritenuto di ringraziare i dipendenti delle aziende sanitarie che, pur in un periodo complesso di riorganizzazione e razionalizzazione, hanno continuato a lavorare con il massimo impegno garantendo al Piemonte di rimanere ai primi posti della classifica nazionale per la qualità delle cure erogate.
Dal 1 gennaio del nuovo anno, il Piemonte, nuovamente ammesso nel novero delle Regioni ‘virtuose’ e potrà affrontare i tanti problemi ancora aperti e che toccano la quotidianità dei pazienti e dei loro familiari, a cominciare dalle liste d’attesa , questione non meno importante del rigore dei bilanci. 
A rendere più bella ancora questa notizia sono i risultati di una ricerca del CREA Università di Tor Vergata Roma diffusi in questi giorni che vedono la sanità piemontese tra migliori in Italia.

di seguito i link a due info sulla notizia 

ed in alegato la sintes dello studio CREA e la sua sintesi


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