IL REATO DI DEPISTAGGIO E’ LEGGE
Martedì 5 Luglio 2016
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Provvedimenti
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Istituzioni
La proposta di legge a prima firma Paolo Bolognesi, deputato PD e presidente dell’Associazione vittime della strage di Bologna è stata approvata in via definitiva, e così si colma una grave lacuna.
Il nostro ordinamento non prevedeva, infatti, un reato specifico di depistaggio ma utilizzava una serie di disposizioni che punivano la condotta di coloro che in vario modo intralciavano la giustizia: falsa testimonianza, calunnia, autocalunnia, favoreggiamento personale, falso ideologico, false informazioni al pubblico ministero.
Questa nuova norma ha invece indubbia rilevanza pratica e concreta perché offre nuovi e incisivi strumenti di contrasto al fenomeno (basti pensare ad uno degli esempi più eclatanti, quello della scomparsa dell’agenda rossa di Borsellino, in cui il pubblico ministero si è visto costretto a contestare il reato di furto aggravato proprio in mancanza di altre fattispecie).
È sempre utile ricordare come la storia repubblicana sia costellata, nei tragici fatti di terrorismo, stragi e mafia, di episodi di depistaggio e ostacoli alle indagini frapposti da pubblici ufficiali corrotti e servizi deviati. Si pensi, in particolare, alla strage di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia a Brescia, alla stazione di Bologna, alla strage di Ustica, al caso Moro, oppure alle stragi mafiose degli anni Novanta, ed in ultimo al caso Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.