IMPIANTI DA BIOMASSE

URGENTE L’EMANAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER IMPEDIRE IL ‘FAI DA TE’ DELLE PROVINCE. LA LEGA NON PUO’ OPPORSI
A TORINO AD IMPIANTI CHE POI AUTORIZZA DOVE GOVERNA ”.

“Il Consiglio regionale del Piemonte, nel mese di marzo, ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta a redigere linee guida in materia di produzione di energia rinnovabile da biomasse (come già avvenuto per il fotovoltaico), fissando parametri chiari e uguali per tutti e che soprattutto vengano a uniformare i comportamenti delle varie Province che sono titolari delle istruttorie. L’Assessore regionale Massimo Giordano, rispondendo ad una mia Interrogazione relativa all’impianto di cogenerazione di Roccaforte Mondovì (Cuneo), dice di condividere la necessità di procedere con la massima urgenza nell’emanazione di specifiche linee guida regionali in materia, ricordando di aver attivato un gruppo di lavoro e annunciando una deliberazione della Giunta che definirà criteri tecnico-gestionali per l’ottimale esercizio degli impianti.
Apprezzo il fatto che l’Assessore sia consapevole del problema, ma lo invito a procedere con urgenza per evitare che nel frattempo, in assenza di criteri che orientino le scelte amministrative delle Province, vengano autorizzati impianti che potrebbero poi risultare non coerenti con gli orientamenti espressi.
E’ paradossale che la Lega Nord nelle Province, soprattutto in quelle in cui è all’opposizione, conduca una dura battaglia sugli impianti a biomasse a tutela del paesaggio e della salubrità dell’aria, mentre là dove è al governo come in Regione, e potrebbe stabilire regole chiare e puntuali, ritarda nella attuazione delle stesse, con il rischio di permettere la realizzazione di impianti che dovrebbero essere limitati proprio dalla linee guide stesse.
Una contraddizione che può essere risolta solo definendo celermente i criteri uniformi per tutte le Province, che queste dovranno essere tenute a far rispettare in sede di autorizzazione.
Attendere ancora, vorrebbe dire rischiare di trovarci un domani con impianti autorizzati, ma con caratteristiche contrastanti con quanto si vorrebbe definire dalla Regione con le linee guida.

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