IMU
Nei giorni scorsi avevo espresso soddisfazione, anche mettendo sul sito e postando su Facebook, la mia gratitudine ai Ministeri Finanze e Agricoltura per la emanazione del nuovo Decreto IMU che sembrava aver accolto le sollecitazioni esterne e risolto il problema.
Quella che, sulla base delle informazioni che avevamo ricevuto dal Mipaaf , e sulla base dei toni molto positivi di molte organizzazioni pensavamo fosse una soluzione equilibrata e sostenibile.
La soluzione adottata è sicuramente un passo avanti per il 2014 che ormai comunque non era più rinviabile.
L’aver fatto riferimento per l’esenzione alla classificazione dei comuni all’elenco “dei comuni italiani predisposto dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT)” e aver stabilito che comunque per il 2014 “non è, comunque, dovuta l’IMU per i terreni esenti in virtù del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’interno, del 28 novembre 2014, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2014 e che, invece, risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri di cui ai commi precedenti” crea una situazione di minor danno almeno per il 2014 e per il 2015 dovremo adesso vedere come riuscire a correggere le storture che a mio giudizio vanno corrette.
Il criterio di “montanità” come quello di altitudine non interpretano infatti compiutamente il valore dei terreni ai fini dell’applicazione di una imposta patrimoniale.
Così come lo stabilire che tutto il territorio di un comune “parzialmente montano” sia chiamato a analogo trattamento, ai fini della applicazione della imposta, è profondamente ingiusto, in quanto in un comune parzialmente montano vi sono aree montane e aree che non lo sono, e ognuna di queste dovrebbe essere trattata per quello che è, e poi in molti casi montagna non vuol dire svantaggio, anzi in alcuni casi alcuni comuni di montagna hanno terreni con valori di molto superiori a quelli di altri comuni classificati come parzialmente montani.
Molte sono le incongruenze che a questo livello emergono anche nella nostra provincia.
La risoluzione che avevamo presentato rimane quanto mai di attualità per una corretta applicazione della norma a partire dal 2015.
http://www.minotariccoinforma.it/ita/legginews.asp?id=2551
http://www.minotariccoinforma.it/ita/legginews.asp?id=2550
- Testo del decreto del 24 gennaio ‘15
- Classificazione dell’ISTAT con l’indicazione che i comuni della provincia di Cuneo vanno dal n. 491 di Acceglio al n. 740 di Vottignasco
- La mia risoluzione in Commissione