IMU SUI TERRENI AGRICOLI: SERVE UNA SOLUZIONE URGENTE.

“Più passano i giorni e le ore e più aumenta il caos sulla vicenda IMU terreni agricoli – ha dichiarato l’onorevole Taricco -. Chiediamo al Governo di trovare una soluzione per quanto concerne il 2014 e, a seguire, di concordare una riscrittura dei criteri e delle classificazioni per il 2015. Non è pensabile che tanti piccoli comuni vengano vessati e pertanto danneggiati con finte entrate che si trasformerebbero  in ulteriori tagli. In questo maniera un intero comparto è nella confusione più assoluta. E' necessario intervenire subito per dare certezze al mondo agricolo e ai piccoli comuni”. 


Il disagio del territorio, dei comuni e del mondo agricolo è assoluto e la situazione non sembra prevedere chiarimenti certi. I pagamenti sono stati congelati sino al 26 gennaio e oggi il Tar del Lazio avrebbe dovuto esprimersi sulla sospensione, ma questo passaggio non è avvenuto, con il conseguente rischio che, a soli cinque giorni dalla scadenza, i proprietari di terreni agricoli montani si trovino costretti a pagare le rate stabilite.  


«Il parametro altimetrico adottato per stabilire l’imposta 2014 – prosegue l’onorevole Taricco - non tiene conto delle peculiarità territoriali e delle coltivazioni» affiancando così la voce di Agrinsieme, cartello delle associazioni del mondo agricolo, che sostiene: «Rivivono i criteri altimetrici congelati sino ad ora creando il caos per versamenti che non potranno essere realizzati in un lasso di tempo così ristretto».


«Il Governo nel Consiglio dei ministri di ieri non ha preso alcuna decisione sull’argomento - insiste l’onorevole – nonostante le interrogazioni sull’argomento si ripetano da settimane a firma mia e di molti colleghi. E’ tempo che si dimostri attenzione verso le imprese agricole, contro un tributo iniquo. Abbiamo già chiesto e insistiamo nel chiedere un intervento repentino che proroghi la scadenza del pagamento, al fine di attuare una profonda revisione del sistema estimativo del Catasto terreni su tutto il territorio nazionale, inclusi i criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane e il rinvio dell’applicazione dell’IMU sui terreni agricoli. L’obiettivo dev’essere individuare criteri capaci di superare i limiti e le sperequazioni che il quadro attuale sembra evidenziare”.


I passi ritenuti indispensabili e necessari per gestire la situazione che rischia di incidere negativamente, ma soprattutto senza un corretto metro di giudizio sui proprietari di terreni sono molteplici e vanno percorsi con attenzione.


E’ necessaria una revisione organica e complessiva delle tariffe d'estimo stabilite, per ciascuna qualità e classe di terreno, su tutto il territorio; servono inoltre tavoli di confronto con le Organizzazioni agricole e le rappresentanze degli Enti locali per individuare criteri e riferimenti maggiormente capaci di “fotografare” la situazione di valore agricolo, patrimoniale e competitivo dei terreni e delle aziende agricole. “Non va infatti dimenticato– aggiunge il parlamentare - che la nuova modalità per il versamento IMU è stata introdotta alla fine di una annata agraria che ha visto notevoli difficoltà per tutti i comparti per svariati motivi: le conseguenze dei prezzi e dei consumi legati alle condizioni economiche generali, l’impatto delle complicazioni legate all’export, le numerose fitopatie in essere, il difficile andamento climatico”.


 



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