INFORMATIVA DEL PRESIDENTE DRAGHI SUGLI SVILUPPI DELL'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA
Giovedì 19 Maggio 2022
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Documentazione
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Governo
Il Presidente del Consiglio Draghi ha reso un'informativa sugli ulteriori sviluppi del conflitto fra Russia e Ucraina. Dopo aver dato conto della situazione militare sul terreno (le forze militari russe si sono concentrate nell'area orientale e hanno occupato l'area sudorientale del paese), il Presidente del Consiglio si è soffermato sulle conseguenze umanitarie, alimentari ed energetiche del conflitto.
La riduzione della fornitura di cereali dalla Russia e dall'Ucraina e l'aumento dei prezzi hanno effetti disastrosi, in particolare in Africa e in Medio Oriente, dove cresce il rischio di crisi sociali.
Nella visita a Washington, l'Italia ha chiesto sostegno ad un'iniziativa condivisa per sbloccare le navi che trasportano grano e sminare i porti dell'Ucraina, minati dall'esercito ucraino.
Il Governo italiano fin dall'inizio ha fornito sostegno all'Ucraina, ha accolto profughi e, nel Consiglio europeo di fine luglio, sosterrà l'ingresso dell'Ucraina nella UE. L'ottenimento del cessate fuoco per far ripartire i negoziati è la posizione dell'Italia e dell'Europa. Secondo il Presidente del Consiglio l'apprezzamento per la solidità della posizione italiana, fermamente ancorata nel campo atlantico e nella UE, permette di essere in prima linea, con credibilità, nella ricerca della pace; è essenziale mantenere canali di dialogo per far emergere una situazione negoziale, ma dovrà essere l'Ucraina a decidere quale pace accettare.
Secondo il Presidente del Consiglio oggi si può parlare di dialogo perché l'Ucraina si è difesa; il Governo italiano continuerà dunque, attraverso le sanzioni, a mantenere alta la pressione sulla Russia per portarla al tavolo dei negoziati. Le misure restrittive hanno un impatto significativo: si stima che il Pil della Russia calerà dell'8 per cento e l'inflazione raggiungerà il 20 per cento. Oltre ad appoggiare il sesto pacchetto di sanzioni della UE, l'Italia sostiene anche il potenziamento della Nato e la richiesta di ingresso di Finlandia e Svezia; è comunque necessario affiancare alla Nato una difesa europea complementare: di qui la proposta di una conferenza per il coordinamento degli investimenti in sicurezza.
Quanto alla diversificazione dei fornitori di gas, l'Italia, che diventerà indipendente dall'importazione di gas dalla Russia nel 2024, ha stretto un accordo con l'Algeria che prevede l'incremento della produzione di gas naturale, come combustibile di transizione, e investimenti per aumentare la produzione di rinnovabili
Per una informazione più dettagliata in allegato la Relazione integrale del Presidente del Consiglio Mario Draghi