INIZIATIVA DI CONFRONTO SULLE PRIMARIE
Come riportato dagli organi di informazione, sabato nella Assemblea nazionale del PD si è approvato un dispositivo che avvia il percorso verso le primarie di coalizione, in vista delle elezioni politiche della primavera del 2013. Questo dispositivo, derogando allo Statuto del PD permetterà che, oltre al Segretario, anche altri possano candidarsi, aprendo in concreto la possibilità a più candidature e rendendo quindi possibile il confronto e la scelta tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Nei prossimi giorni il tavolo di coalizione dovrà definire formalmente le regole che orienteranno e guideranno questo importante appuntamento. In questi mesi ho molto apprezzato il lavoro , paziente e solido al tempo stesso, di Bersani nel guidare il PD alla scelta generosa e coraggiosa di appoggio al Governo Monti, con tutta la fatica quotidiana di gestire la necessità di scelte non facili e con l’impegno di renderle, per quanto possibile, più giuste e più eque, in un Parlamento nel quale il PD è comunque minoranza. Enrico Letta, che io stimo moltissimo, in più occasioni ha spiegato la scelta ed il senso del suo appoggio convinto a Bersani, e con lui condivido il fatto che Bersani, qualora eletto, sarebbe un ottimo Presidente del Consiglio per il nostro Paese. In queste ultime settimane, però, ho maturato la convinzione che queste primarie rappresentino anche, e forse soprattutto, un passaggio cruciale tra passato e futuro, e ritengo sia ormai evidente che nessuno di coloro che hanno impersonato per più tempo la politica nella nostra area culturale, abbia intenzione di fare un passo indietro spontaneamente; probabilmente, invece, giustificherà la necessità della propria permanenza con validissime motivazioni. Credo inoltre che nel partito stiano emergendo in modo significativo dinamiche di rinnovamento, caratterizzate da una forte tentazione di cooptazione e dalla conseguente tensione all’ autosufficienza e alla chiusura del partito in se stesso. Per queste ragioni mi sto convincendo che il voto a Matteo Renzi possa rappresentare un segnale importante non solo verso il rinnovamento, ma anche verso una apertura del partito all’ inclusione e al merito. Ritengo che, anche nel caso della conferma di Bersani alla guida della coalizione, una affermazione numericamente importante di Renzi non potrà che rafforzare la spinta, al partito e a Bersani stesso, ad una maggiore attenzione alle questioni poste da coloro che si ritrovano nella visione e nei temi sottolineati da Renzi. In ogni caso, credo che le primarie siano una straordinaria occasione per dare al PD l’energia necessaria per attuare, finalmente in modo compiuto, il percorso verso un partito aperto, inclusivo e plurale, quale era nato al Lingotto ormai cinque anni fa. Per tutti quelli che sono interessati ad un confronto su questi temi e su come organizzare insieme il percorso verso le primarie, abbiamo organizzato un incontro mercoledì 17 ottobre alle ore 20.45 presso Sala Miretti – piazza Santarosa a Savigliano. Sei calorosamente invitato a partecipare e ad estendere l’invito a coloro che possano essere interessati all’iniziativa. A presto Mino Taricco In allegato i seguenti documenti: "La carta d'intenti del PD" "Un altra Italia e' già quì: basta farla entrare" di Matteo Renzi