INTERROGAZIONE IN SENATO SUL SISTEMA ASSICURATIVO IN AGRICOLTURA
E’ stata depositata in Senato l’interrogazione attraverso la quale ho voluto sollecitare urgenti azioni nei confronti del comparto assicurativo da cui pervengono segnali di difficoltà al perfezionamento delle coperture assicurative e al fine di scongiurare un eccessivo aumento delle polizze assicurative ed evitare un ulteriore allontanamento degli agricoltori da questo strumento, considerando anche il fatto che in alcuni casi proprio le stesse compagnie assicurative manifestano un evidente rifiuto nella sottoscrizione di nuove polizze a fronte degli elevati danni che sono state tenute a risarcire a seguito delle numerose avversità climatiche verificatesi, oltre agli aumenti dei costi delle singole polizze.
Negli ultimi anni si è assistito ad un intensificarsi di cambiamenti climatici, eventi atmosferici avversi e imprevedibili che hanno messo a dura prova il mondo dell’agricoltura.
Nel nostro Paese sono oltre 700.000 le aziende agricole beneficiarie di pagamenti della politica agricola comune – PAC – e di queste solo poco più di 70.000 si avvalgono delle misure di sostegno alle assicurazioni, registrando una limitata distribuzione settoriale e territoriale delle polizze.
In questo quadro – in cui il 75% delle assicurazioni è localizzato nelle sole regioni Veneto, Emilia- Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Piemonte – ha preso avvio la riforma del comparto con l’istituzione in Legge di Bilancio, all’articolo 1 comma 515, di un Fondo mutualistico contro i rischi catastrofali gestito da ISMEA, oltre all’implementazione delle risorse sull’assicurazione agevolata, con l’obiettivo di creare migliori condizioni assicurative per il settore (minor rischio per le assicurazioni e conseguente riduzione del premio).
Per questi motivi ho voluto, insieme ai miei colleghi, richiamare l’attenzione del Ministro Patuanelli sulla necessità di fotografare la reale rappresentazione della situazione in essere, oltre ad una valutazione circa lo stato di avvio delle misure citate, anche mediante il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti, al fine di definire al meglio il percorso di attuazione e gli strumenti attraverso i quali il Fondo mutualistico e la complessiva gestione del rischio agricolo innoveranno il quadro a partire dal 2023.
Inoltre, credo si debba valutare di intraprendere azioni urgenti nei confronti del comparto assicurativo, così da scongiurare per l’anno in corso un eccessivo costo delle polizze assicurative gravante sulle imprese, che rischierebbe di determinare l’allontanamento degli agricoltori dallo strumento proprio quando, per l’avvio del nuovo corso, dovrebbe garantirsi il massimo coinvolgimento possibile
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al Testo integrale dell’Interrogazione