INTERROGAZIONE SPECIALIZZANDI IN MEDICINA


Introdurre più contratti per garantire la specializzazione medica ai laureati e creare nuove figure professionali nella sanità


 


Con un’interrogazione parlamentare rivolta a Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, a prima firma del deputato cuneese del Pd Mino Taricco, tredici deputati hanno domandato un impegno urgente per il reperimento delle risorse utili allo stanziamento di nuovi contratti per le scuole di specializzazione medica post-laurea nell’anno 2014. Più nello specifico, l’interrogazione ha richiesto al Ministro uno sforzo per collegare il più possibile il numero dei contratti disponibili per le scuole di specializzazione al fabbisogno reale e agli iscritti al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia: una richiesta, questa, avanzata al fine di fornire agli studenti di Medicina una certezza di poter completare il proprio percorso formativo tramite l’accesso a tali scuole dopo la laurea. L’interrogazione, di cui Taricco è stato primo firmatario, è stata sottoscritta anche dai deputati del Pd Vincenza Bruno Bossio, Donata Lenzi, Diego Zardini, Cristina Bargero, Giampiero Giulietti, Sofia Amoddio, Piergiorgio Carrescia, Liliana Ventricelli, Laura Venittelli, Nicodemo Oliverio, Assunta Tartaglione e Margherita Miotto.


Afferma Taricco: “I contratti di specializzazione post-laurea per le professioni mediche e sanitarie sono fondamentali per i laureati in Medicina e chirurgia, poiché rappresentano l’unica qualifica in grado di aprire loro le porte dell’occupazione nel settore pubblico e privato. Purtroppo, i dati di cui disponiamo a questo proposito non sono incoraggianti: nel 2014, infatti, gli aspiranti specializzandi o corsisti del corso specifico di laurea in medicina generale saranno circa 7500-8000, mentre i posti disponibili per la formazione post-laurea si fermeranno a circa 4600-5100. C’è dunque un netto divario tra la richiesta e l’effettiva disponibilità di posti: questo va a colpire i giovani laureati, i quali rischiano di essere costretti a un ruolo professionale marginale nel nostro Paese, in attesa di accedere a questi corsi di specializzazione, o addirittura di dover emigrare all’estero per completare il proprio personale percorso di studi. Per ovviare a ciò, la legge di stabilità 2014 ha previsto, a partire dal 2015, un ulteriore stanziamento di 50 milioni di euro: si tratta certamente di un buon provvedimento, ma che da solo non riesce purtroppo a risolvere la criticità del settore. Questa interrogazione ha dunque voluto sollecitare un ulteriore intervento economico, al fine di donare effettive possibilità ai molti, e validi, giovani che studiano nel nostro Paese”.

Negli ultimi anni, il numero dei posti disponibili per il corso di Laurea in Medicina e chirurgia è andato progressivamente aumentando, passando dai 7300 del 2007 ai 10700 del 2013. Dall’altra parte, però, non si è verificato lo stesso incremento per i posti relativi alle scuole di specializzazione medica post-laurea.


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