INVALIDI CIVILI: INCREMENTI TEORICI E PROFONDE INGIUSTIZIE E DISCRIMINAZIONI

E' stata presentata in Senato la mia interrogazione attraverso la quale ho sollecitato il Ministro per le disabilità Stefani sulla necessità di valutare interventi miranti ad evitare qualsiasi tipo di ingiustizie e discriminazioni riguardanti le percentuali di invalidità riconosciute a ciascun soggetto - 100% oppure tra i 74 e i 99%.

Con la Sentenza n. 152 della Corte Costituzionale si è riconosciuta l'inadeguatezza dell'ammontare della pensione di inabilità per gli invalidi civili totali affermando la necessità di un aggiornamento degli importi - "l'incremento al Milione" - secondo il volere del legislatore, nel rispetto di precisi criteri e nei limiti di reddito, mentre nessun tipo di aumento sulla pensione di invalidità è stato previsto per gli invalidi civili con percentuale tra il 74 e il 99%.

Detta situazione soprattutto per le persone cui sono state riconosciute percentuali di invalidità prossime ma comunque inferiori al 100% rischia di essere vissuta come profondamente ingiusta e quasi discriminatoria

Per questo motivo ho voluto interrogare il Ministro Stefani, per valutare eventuali interventi al fine di rendere concreti e non teorici gli incrementi economici richiamati dalla Sentenza della Corte Costituzionale appena citata da riconoscere per invalidità civile totale, anche rivedendo il rapporto con la soglia di redditi propri su base annua, ed inoltre a verificare la possibilità anche agli invalidi con percentuali tra il 74 e il 99% di invalidità, non meno interessati dall'inadeguatezza dell'ammontare delle prestazioni economiche a loro riconosciute, ed in egual modo poco soddisfacenti dei bisogni primari della vita, di un incremento anche graduato in relazione alla percentuale di invalidità a loro riconosciuta


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