INVITO - NEWSLETTER
Carissimi amici,
a poche settimane dalla ripresa dei lavori, è davanti ai nostri occhi tutta la delicatezza e la complessità di questa stagione.
Una situazione quanto mai complicata a livello planetario con tensioni crescenti, problemi e squilibri che stanno raggiungendo, in molte aree del mondo - punti di rottura difficilmente gestibili; situazioni che mettono a dura prova gli strumenti che la comunità globale si è data per affrontarle - ma anche nello spazio dell’UE, quelli che sembravano problemi di capacità di sviluppo di pochi paesi, si scoprono ogni giorno di più, come debolezze generalizzate che riguardano tutti i paesi (a partire dal nostro sicuramente, ma anche la Spagna che seppur con segnali di ripresa mantiene tassi di disoccupazione oltre il 20% , alla stessa Germania che vede pericolosamente rallentare la propria capacità di crescita).
Nel nostro Paese la situazione è particolarmente complessa.
Una difficoltà che riguarda la quotidianità del paese e che è evidente a ciascuno, anche in realtà territoriali come le nostre, che fino a non moltissimi mesi orsono, sembravano aver attraversato meglio, indenni o quasi, la pesante crisi di questi anni. In questo quadro, l’azione riformatrice del Governo Renzi ha innescato grandi speranze e ha fatto emergere anche la resistenza al necessario cambiamento, da parte di tante componenti sociali ed economiche che ritenevano di non doverne essere oggetto.
Il percorso avviato è imponente:
dalla riforma del Senato, del Terzo settore, della Scuola, a quella del Lavoro ( il Jobs Act ) che sta infuocando in queste ore il dibattito politico e non solo.
Dopo decenni di parole e di colpevole immobilismo, si sta mettendo in campo un percorso riformatore forte e ambizioso per modernizzare il paese e per ridisegnarne il futuro.
E’ naturale che in questa situazione emerga un confronto sull’idea di paese che orienta le scelte, una questione che è prima culturale che politica.
In alcuni passaggi ed in molte posizioni è ravvisabile un serio confronto di merito per cercare soluzioni e per affinare proposte, ma in altre non è difficile intravedere la volontà di persone, o di gruppi organizzati, di voler soprattutto condizionare e depotenziare l’azione del Governo e del suo Presidente del Consiglio. Spesso con l’occhio più orientato a vicende interne al PD, o comunque all’ambito politico, che non alle concrete ricadute delle scelte verso il futuro dell’Italia e degli italiani.
Come già successo in passato, purtroppo è il “fuoco amico” uno dei pericoli più grandi. Troppi di coloro che in questo paese si dicono impegnati per cercarne e tutelarne il “bene”, sono in realtà preoccupati più del loro futuro individuale o di gruppo.
Continua ad esserci anche nel PD una area che legge il consenso di Matteo Renzi più come un problema che come una opportunità ed una risorsa per cambiare l’Italia e per cambiare l’Europa.
E sono purtroppo anche tanti coloro che si dicono, a parole, favorevoli al percorso di riforme in atto, esprimendo però tali e tanti distinguo, da mettere in chiara evidenza oltre ad una oggettiva distanza culturale, anche gli orientamenti di fondo che stanno alla base della novità dell’azione riformatrice del PD di Renzi, percepita invece con speranza da tanti cittadini.
Per questo, nella convinzione che la sfida di cambiamento del nostro paese, è innanzi tutto una sfida ed un cambiamento culturale e di orizzonte valoriale, che si traduce poi in orientamenti e regole, è necessario agire anche su questo piano.
Più volte ho avuto con molti di voi occasioni di incontro, da cui è emerso in modo evidente che siamo chiamati a sentire tutta la responsabilità di rendere ragione delle nostre proposte e della nostra idea di paese, di spiegarne il senso e gli obiettivi.
Per parlare di tutto questo e per delineare un percorso di azione per i prossimi mesi, abbiamo deciso di indire una riunione per coloro che sono interessati
Venerdì 3 ottobre alle ore 20,45 a Fossano
presso la Sala del C.A.P.
Centro Addestramento Professionale di via Germanetto, 3
Siete tutti invitati. Vi aspetto.