I MANCATI PAGAMENTI DA PARTE DELLA REGIONE STANNO STRANGOLANDO I CONSORZI SOCIOASSISTENZIALI
Il consigliere regionale PD Mino Taricco ha presentato una interrogazione con risposta immediata per sapere cosa intende fare la Giunta regionale di fronte alla situazione finanziaria di grande crisi in cui versano i Consorzi socio-assistenziali e conseguentemente tutta l’assistenza piemontese, in particolare nel cuneese.
“L’Abnorme situazione creditoria dei consorzi socio-assistenziali in generale e, in particolare, della provincia di Cuneo nei confronti della Regione e delle Aziende sanitarie locali sta condizionando pesantemente l’attività dei consorzi stessi e, soprattutto, sta conducendo al dissesto economico il sistema dei fornitori di servizi e prestazioni a fasce di popolazione di per se stesse già deboli e vulnerabili”, scrive Taricco.
“I dati sui tempi dei pagamenti dovuti da parte della Regione Piemonte ai consorzi socio assistenziali piemontesi fotografano con precisione la serietà della situazione: infatti, nel biennio 2010-2011, i pagamenti effettivamente effettuati non superano il 65 per cento di quanto liquidato (i Consorzi di fatto attendono ancora il pagamento di oltre 31 milioni per l’anno 2010 e di oltre 18 milioni per il 2011). Per la sola provincia di Cuneo il debito della Regione e delle ASL nei confronti dei consorzi ammonta complessivamente a 36.137.343 euro”.
“Non a caso l’associazione che rappresenta le strutture sanitarie per la terza età (ANASTE) ha inviato una lettera al Prefetto di Cuneo in cui segnala che, dal prossimo febbraio, ai dipendenti verrà pagato solo un acconto sullo stipendio pari al 70 per cento”.
“E’ necessario un intervento immediato se non si vuole lo strangolamento dei consorzi e delle aziende fornitrici, tenuto conto che gli stessi consorzi hanno già subìto, nel 2011, una pesante decurtazione di risorse rispetto agli anni precedenti e tale situazione è ulteriormente aggravata dai notevoli ritardi nei pagamenti”.
“Cota faccia la sua parte e in fretta”, conclude Taricco, “proceda ad un’immediata erogazione di risorse ricorrendo, se necessario, ad uno specifico Fondo di anticipazione presso Finpiemonte s.p.a., come per altro già avvenuto per altri settori”.