Infrastrutture e trasporti

Venerdì 6 marzo alle ore 21
a Borgo San Dalmazzo nella Sala Consiliare del Comune di P.za Liberazione (della Meridiana)
tema: "Infrastrutture e trasporti"

La nostra è una terra in fortissimo ritardo nella realizzazione delle infrastrutture che sono la base di uno sviluppo economico e della possibilità per tutti e per tutti i territori di poter concorrere alla offerta di opportunità.
Le infrastrutture da sole però non rappresentano automaticamente sviluppo. Sono le premesse e possono esprimere potenzialità se integrate ed armoniosamente integrate nel loro sviluppo e nella loro ricaduta.
Anche in questo campo una programmazione strategica e la capacità di leggere le varie infrastrutture in modo integrato sarà la chiave di volta per sostenere la forza, la ricchezza, la creatività della nostra terra, delle sue comunità, delle famiglie e delle sue imprese.

Punti programmatici

1. Istituzione di un ufficio infrastrutture e programmazione del territorio
2. Mettere a sistema le diverse modalità di trasporto
3. Creare i beni collettivi di competitività
4. Risolvere, nella logica del risparmio di territorio, i punti critici della viabilità locale
5. Disciplinare la localizzazione delle aree produttive
6. Insediare i collegamenti wireless nelle zone non raggiunte

G. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
la valle Stura è l’emblema della necessità di ripensare il sistema di infrastrutture con più raziocinio, in una visione d’insieme del territorio e della sua diversa morfologia.

F. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
Scuole superiori: a Cuneo città bisognerebbe cominciare a pensare a una dislocazione logica diversa, per evitare ingorghi di pullman e trasporto diseconomico per studenti, famiglie e amministratori. Collegare Cuneo e Borgo San Dalmazzo con metropolitana leggera.

F. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
i 250 Comuni della provincia sono oggi, in molti casi, una debolezza, prima che una risorsa. C’è grande difficoltà a inculcare l’idea di fare sistema. Questioni concrete: due valici, come il Tenda e il Maddalena, molto diversi tra loro per il traffico registrato. La provincia ha sempre solo coltivato rapporti con Nizza e non con il dipartimento al di là del col du Larche. Nessuno ha più il coraggio di dire il non senso della zeta rovesciata dell’autostrada AT-CN. Quando questa sarà finita, il Maddalena diverrà cruna dell’ago di camion e tir che in massa cercheranno l’arteria autostradale più prossima, entrando in Italia dalla Francia.

P. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
la provincia ha visto infrangersi il mito del modello cuneese in quanto la globalizzazione ha trovato impreparata l’imprenditoria locale. Giusto perciò ripartire pensando prima a un progetto di rilancio, e solo in seconda battuta a un programma vero e proprio.

B. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
pensare alle infrastrutture con rispetto per l’ambiente: la Provincia potrebbe offrire maggior consulenza per la diffusione del fotovoltaico.

M. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
la sicurezza stradale, cavallo di battaglia dell’attuale presidente provinciale, richiede una capacità critica di lettura dei dati. Gli incidenti si verificano in maggioranza in aree urbane, per cui è in queste zone che vanno pianificati interventi di viabilità, oltre a campagne comunicative il più possibile efficaci. È singolare che solo Cuneo, Fossano e Savigliano abbiano avuto accesso ai programmi regionali di sicurezza stradale.


A. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
chi non guida in provincia di Cuneo è doppiamente penalizzato: gli orari dei pullman da un centro urbano all’altro sono assolutamente inadeguati.

M. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
occorre studiare una rete di trasporti provinciale integrata per far sì che i centri produttivi siano raggiungibili. I paesi in cui l’agricoltura è sempre più in difficoltà hanno bisogno di interventi in loro aiuto, a partire dai collegamenti.

F. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
il Tenda bis è un’opera che lascia irrisolti molti dubbi.

I.R. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
la situazione dei trasporti in provincia è a macchia di leopardo: segno di una mancanza di raccordo e di una strategia di collegamento/completamento delle singole opere. Necessario anche caratterizzare il nostro approccio con una chiara preoccupazione per gli equilibri ambientali. I trasporti ferroviari vanno potenziati e velocizzati, specie verso Torino. Anche rispetto alla banda larga e al wireless, la Provincia potrebbe incentivare uno studio complessivo su cosa conviene fare e su cosa investire.

F.M. nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
il trasporto merci verso la Francia dovrebbe vedere la Provincia impegnata a progettare nuovi interventi. È necessario, perciò, creare un ufficio di progettazione generale competente e qualificato. In questo modo si eviterebbe il mercato dei consiglieri provinciali, spesso valutati in base alla capacità di portare infrastrutture sul proprio collegio di provenienza.

V.V., nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
come consigliere Sitraci, rilevo il miglioramento della situazione per l’aeroporto di Levaldigi, anche se nessun uso finora c’è stato di tipo infrastrutturale per i cuneesi. È dunque uno scalo che poco serve ai passeggeri cuneesi per i trasferimenti nazionali o internazionali. Gli spiragli positivi, invece, sono sui dati dei passeggeri in arrivo. Per i cuneesi, allora, sarà necessario pensare a collegamenti più comodi e rapidi con Caselle.

E.A., nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
c’è necessità di un cambiamento d’aria e di far sì che la Provincia torni ad esser un ente che sostiene le necessità del territorio, non che le minimizza o addirittura le frena. Si parli di trasporti “per” i cittadini, con due specifiche attenzioni: chi deve raggiungere i centri maggiori e chi si deve spostare in queste cittadine con caratteristiche simil-urbane. Venga dunque riordinato il sistema dei trasporti, con particolare attenzione alle conurbazioni. Al posto del trasporto con pullman, si pensi a puntare ai collegamenti ferroviari tra centri, sotto forma di metropolitane leggere.

M.B., nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
non bisogna trascurare l’importanza dei collegamenti con la Francia, che purtroppo oggi sono molto da migliorare. Gli amministratori di comuni montani avranno tanti motivi per richiedere che certi lavori vengano realizzati: in valle Stura, per esempio, le circonvallazioni di Demonte e di Aisone saranno un cavallo di battaglia. La Provincia può esser di fondamentale supporto nei rapporti con l’ANAS.

E.B., nel corso della serata del 6 marzo, ha detto. . .
c’è da pensare il piano delle infrastrutture provinciali anche in relazione al problema del trasferimento dei rifiuti.




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