LAVORO GIOVANI. LETTA: ARRIVANO I RISULTATI IN EUROPA

“Abbiamo vinto sull'occupazione giovanile, ottenuto un risultato di misura sull'Unione bancaria e pareggiato sulla Banca Europea per gli investimenti. Un risultato importante per l’Italia e l’Unione europea. Oggi c’è da sorridere”. Così il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha salutato il successo italiano nel Consiglio europeo dello scorso 27-28 giugno.
I risultati ottenuti al vertice sono di non poca importanza e potranno rivelarsi fondamentali per promuovere la crescita e l'occupazione, soprattutto quella giovanile.
Innanzitutto è stata accolta con favore l'abrogazione della procedura di disavanzo eccessivo per i vari Stati membri, certificando così ufficialmente l'uscita dell'Italia dalla procedura per deficit eccessivo. Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, la Banca europea per gli investimenti ha finalmente recepito le sollecitazioni degli Stati membri, decidendo di venire in soccorso delle Pmi dei Paesi più colpiti dalla crisi (Spagna, Grecia, Italia e Portogallo) che hanno difficoltà di accesso al credito e pagano tassi di interesse troppo alti. Così la BEI, già per il 2013, ha predisposto un programma di prestiti a basso tasso di interesse con un plafond di 62 miliardi di Euro.
Il risultato più convincente, però, il Premier lo ha portato a casa sul tema del lavoro, “ossessione” del suo mandato di Governo.
L’intensità con cui la disoccupazione, il precariato e l’inattività crescono di mese in mese nel nostro Paese è allarmante: sono colpiti oltre il 40% dei giovani tra i 15 e i 24 anni, mentre a livello europeo la media è del 25% (dato comunque che non dà sollievo). Questa urgenza ha consentito al Presidente Letta di stringere i tempi sul piano per l’occupazione giovanile, raggiungendo l’accordo di anticipare al biennio 2014-2015 lo stanziamento degli 8 (erano 6 prima del Vertice) miliardi dell’Iniziativa Giovani, destinata alle regioni con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25% (tra cui appunto l’Italia). Entro fine anno il Governo dovrà presentare i piani per realizzare la cosiddetta Garanzia Giovani, ossia l’offerta di un’occupazione, di un apprendistato e di una formazione entro 4 mesi dalla fine degli studi o della perdita di lavoro. Si darà inoltre avvio a nuovi sforzi per promuovere la mobilità e gli apprendistati di alta qualità.
I soldi che spetteranno al nostro Paese per fronteggiare la disoccupazione giovanile sono quasi triplicati. “Ci sono quasi un miliardo e mezzo di euro, che per l'Italia costituiscono un grandissimo risultato", dice il Premier Letta. Nel complesso gli stanziamenti stabiliti dal Consiglio Europeo per l'occupazione giovanile passano da 6 a 9 miliardi di euro. Ora, ha annunciato il Presidente del Consiglio, "si può aprire la seconda fase, il Governo può lavorare al secondo pacchetto per favorire il lavoro. Se non ci fosse stato questo capitolo del lavoro giovanile, oggi avremmo raccontato conclusioni del Consiglio fatte di sigle, importanti, ma che ai cittadini non dicono niente".


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