LA NORMA CONTRO IL CYBERBULLISMO E' LEGGE
Giovedì 18 Maggio 2017
|
Provvedimenti
|
Giustizia
Con il Sì definitivo dell'Aula alla Camera di ieri è Legge la norma sul contrasto al cyberbullismo.
Il testo è stato approvato a Montecitorio all'unanimità: 432 favorevoli ed una sola astensione.
Questa norma è un primo passo n ella giusta direzione ed un intervento quanto mai necessario.
E’ stato emozionante e toccante esprimere il voto finale alla presenza Paolo Picchio, il padre della prima vittima del cyberbullismo, a Carolina Picchio, sua figlia, ed a tutte le altre vittime di questa purtroppo nuova forma di violenza e di prevaricazione va in questo momento il nostro pensiero.
Questi gli elementi principali della legge sul contrasto al cyberbullismo:
LA DEFINIZIONE.
Per la prima volta viene fissata in Legge la definizione legislativa di cyberbullismo.
Bullismo telematico è ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori.
A ciò si aggiunge la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo.
OSCURAMENTO DEL WEB.
Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete.
Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.
DOCENTE ANTI-BULLI IN OGNI SCUOLA.
In ogni istituto sarà individuato un referente tra i professori per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative.
L'obbligo di informazione ovviamente è circoscritto ai casi che non costituiscono reato.
Più in generale, il Ministero dell'Istruzione ha il compito di predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, mentre ai singoli istituti è demandata l'educazione alla legalità e all'uso consapevole di internet.
Alle iniziative in ambito scolastico collaboreranno anche polizia postale e associazioni territoriali.
AMMONIMENTO DEL QUESTORE.
In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fatta salva la possibilità di querela o denuncia, il "cyberbullo" potrà essere formalmente ammonito dal questore, in analogia allo “stolker”. Insieme al minore sarà convocato anche un genitore.
Gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.
PIANO D'AZIONE E MONITORAGGIO.
La Presidenza del Consiglio istituirà e coordinerà tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno.
In allegato uno schema e la scheda del provvedimento