LA REGIONE SALDI SUBITO ALMENO I DUE TERZI DEL DEBITO

CHE HA NEI CONFRONTI DEGLI ENTI GESTORI. Il Gruppo PD ha voluto risottolineare la necessità di una rapida risposta al problema del ritardato pagamento degli Enti gestori delle funzioni e dei servizi socio assistenziali hanno da parte della Regione e delle Aziende Sanitarie. Avevamo presentato una interrogazione e abbiamo presentato un nuovo Ordine del Giorno per ribadire che “l’abnorme situazione creditoria degli enti gestori socio assistenziali nei confronti sia della Regione che delle Aziende sanitarie locali che sta condizionando pesantemente l’attività degli Enti stessi e, soprattutto, sta conducendo al dissesto economico il sistema dei fornitori di servizi e prestazioni a fasce di popolazione di per se stesse già deboli e vulnerabili.” Gli esempi riportati nell’Ordine del giorno tra cui il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese vanta crediti per 10.509.318 euro dall’ASL e per 2.115.781 dalla Regione, il Consorzio Monviso Solidale per 4.215.926 euro dall’ASL e 4.920.918 dalla Regione ed il Consorzio socio assistenziale di Alba per 934.837 euro dall’ASL e 2.262.779 dalla Regione, dimostrano che il sistema sta per implodere. Tra l’altro nella sola nostra Provincia come avevamo già dimostrato i crediti dei soggetti gestori superano i 36 milioni di euro. Abbiamo voluto chiarito che la spiegazione espressa dalla Regione che i ritardi sono imputabili ai ricorsi TAR non è credibile, stante l’entità dei crediti in essere. Crediamo sia necessaria una repentina erogazione di risorse a soggetti Gestori, e abbiamo suggerito fino ai due terzi dei crediti, ma crediamo vi siano ampi spazi di intervento, per evitare il collasso del sistema. E’ chiaro che il combinato disposto dai Tagli alle risorse, l’incertezza sulle risorse e sulle modalità di gestione associata unito al mancato adeguamento alla inflazione e ai ritardi dei pagamenti, rischia di creare una situazione mortale per tutto il sistema dei servizi sociali, in un momento nel quale il ruolo degli stessi e’ e sarebbe veramente strategico. Stonano, in un quadro siffatto e appena descritto, le parole del Consigliere Toselli e del Presidente Cota che hanno parlato, uno della necessità di intervenire sui costi dei Presidenti e dei Consigli di Amministrazione e l’altro del fatto che la Regione non avrebbe ruolo sul sostegno ai servizi sociali e che questo toccherebbe invece ai Comuni. Stonano e sono veramente non opportune queste parole perché forse non sanno l’uno che gli Amministratori dei Consorzi operano ormai da tempo del tutto gratuitamente e l’altro che la Legge R. 1 del 2004 all’articolo 35 recita testualmente “la Regione concorre al finanziamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali attraverso proprie specifiche risorse” e ancora “ le risorse annuali sono pari almeno a quelle dell’anno precedente incrementato del tasso di inflazione annuale programmato”. Crediamo non sia più il tempo degli alibi e delle scuse, ma il tempo dell’azione, perché ogni attimo che passa, sempre più si compromette la tenuta della rete di servizi per il Piemonte che fa fatica. Come fatto in altri ambiti crediamo si possano adottare anche in questo caso strumenti per attivare anticipazioni come anche attraverso strumenti Finpiemonte ha fatto in altri settori e perché pensiamo che in un ambito come questo nulla debba rimanere intentato per garantire risposte al settore in questo momento più che mai strategico e vitale.


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