LA VERITA' SUL DEBITO PUBBLICO IN ITALIA

Forniamo di seguito ed in allegato alcune tabelle ed alcune informazioni per capire come nasce il debito pubblico italiano che grava sul bilancio del Paese per oltre 70 miliardi di euro l’anno .
Il Governo ci ha spiegato in questi mesi , a giustificazione della sua scelta scellerata di tagli ai servizi essenziali alla vita dei cittadini , che la colpa era appunto del debito pubblico , come se fosse una cosa che avevano fatto altri , e ci ha altresì spiegato che meno male che erano arrivati loro , che stavano risanando ……………..
La prima Repubblica ha dato il suo contributo , soprattutto a partire dai primi governi Craxi dal 1983 in poi , periodo nel quale tra l’altro Craxi aveva tre consulenti economici di alto livello che collaborarono con lui nella stagione in cui il debito pubblico italiano passò dal 73% del Pil nel 1984 al 96% del 1988 , i cui nomi sono Maurizio Sacconi, Renato Brunetta, e Giulio Tremonti .
La seconda comunque non ha scherzato …….. , nel solo ultimo periodo dal 2001 ad oggi il debito è passato da 1.329 ad oltre 1.900.000 miliardi di euro ed in questi dieci anni Leganord e PDL hanno governato per oltre otto .
Tra l’altro l’unico periodo in cui il trend di crescita del debito si è fermato in questi anni è stato il periodo governato dal centrosinistra .
Credo sia una lettura interessante che fa un po’ di chiarezza e un po’ di giustizia sulle tante falsità raccontate .

Mino Taricco

Sono allegate alcune grafiche ed alcuni dati per capire >>>>


  Scarica allegato 1
  Scarica allegato 2
  Scarica allegato 3

Mino Taricco utilizza cookies tecnici e di profilazione e consente l'uso di cookies a "terze parti" che permettono di inviarti informazioni inerenti le tue preferenze.
Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies, se non desideri riceverli ti invitiamo a non navigare questo sito ulteriormente.

Scopri l'informativa e come negare il consenso. Chiudi
Chiudi
x
Utilizzo dei COOKIES
Nessun dato personale degli utenti viene di proposito acquisito dal sito. Non viene fatto uso di cookies per la trasmissione di informazioni di carattere personale, né sono utilizzati cookies persistenti di alcun tipo, ovvero sistemi per il tracciamento degli utenti. L'uso di cookies di sessione (che non vengono memorizzati in modo persistente sul computer dell'utente e scompaiono, lato client, con la chiusura del browser di navigazione) è strettamente limitato alla trasmissione di identificativi di sessione (costituiti da numeri casuali generati dal server) necessari per consentire l'esplorazione sicura ed efficiente del sito, evitando il ricorso ad altre tecniche informatiche potenzialmente pregiudizievoli per la riservatezza della navigazione degli utenti, e non consente l'acquisizione di dati personali identificativi dell'utente.
L'utilizzo di cookies permanenti è strettamente limitato all'acquisizione di dati statistici relativi all'accesso al sito e/o per mantenere le preferenze dell’utente (lingua, layout, etc.). L'eventuale disabilitazione dei cookies sulla postazione utente non influenza l'interazione con il sito.
Per saperne di più accedi alla pagina dedicata

Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie.
Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento