LEGITTIMO IL PRELIEVO DI SOLIDARIETA'

La Corte costituzionale ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo sulle pensioni di importo più elevato che era stato introdotto dal Governo Letta con la Finanziaria 2014 come  prelievo di solidarietà triennale e progressivo sulle pensioni alte, oltre i 91 mila euro annui (6%), oltre i 120 mila (12%), ed oltre i 150 mila (18%) ed una revisione al ribasso, pure progressiva, dell'adeguamento Istat degli assegni al costo della vita. 
A "impugnare" le disposizioni con 6 diverse ordinanze sono state varie sezioni regionali della Corte dei Conti sulla scorta dei ricorsi presentati da ex magistrati, ex professori universitari e dirigenti di enti pubblici e privati. 
Si erano costituite a favore delle norme Presidenza del Consiglio e Inps.
La Suprema Corte ha escluso la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi del sistema. 
La Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime il prelievo è stato quindi ritenuto legittimo.

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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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