LE MISURE A SOSTEGNO DELL'AGRICOLTURA DEL DECRETO "CURA ITALIA" SONO LEGGE

Dopo il voto in Senato del Decreto-legge 17 Marzo 2020 n. 18 recante “misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, che recuperava tutti gli emendamenti agricoli approvati in Commissione e arricchiva le misure di sostegno all’agricoltura, anche il voto favorevole della Camera che approva definitivamente senza modifiche e converte in Legge.

Sono molte le misure rivolte all’agricoltura che danno alcune prime importanti certezze al comparto primario, colpito, soprattutto in alcuni settori, in modo pesantissimo dalla emergenza che stiamo vivendo.

Alcune prime misure, tra l’emergenziale e lo strutturale, finalizzate a dare risposte alla problematica lavoro/manodopera che da anni è un nervo scoperto per l’agricoltura, e che le conseguenze della pandemia hanno aggravato, dalla proroga dei permessi di soggiorno, alla estensione alle parentele del 6° grado delle prestazioni che non integrano rapporto di lavoro, alle semplificazioni delle visite mediche con valenza annuale e per le aree montane, sono già approvate con questo provvedimento.

Il Governo poi si è assunto alcuni importanti impegni per definire in modo organico un quadro di risposte sul tema, a partire dal tavolo per i fabbisogni di lavoro agricolo alla piattaforma per l’incontro legale e trasparente tra domanda e offerta, alle misure di riduzione o esonero contributivo per percettori di reddito di cittadinanza, di sussidi e pensionati, alle  semplificazioni per il ricorso alla codatorialità, agli incentivi all’allestimento di locali, anche abbandonati o in disuso, per alloggiamento dei braccianti, alla riapertura del flusso dei lavoratori agricoli interrotto dall’emergenza, inclusa la realizzazione di c.d. “corridoi verdi”.

In risposta alle problematiche che questa emergenza ha acuito ed in molti casi sollevato su settore agricolo sono state approvate alcune norme di importante valenza economica:

- aumenta dal 50 al 70 per cento l'importo per il quale può essere richiesto l'anticipo della PAC per gli imprenditori agricoli, ed è stata introdotta una semplificazione affinché l’anticipazione sia sul valore dei titoli in portafoglio, calcolata sulla base dei dati in possesso della pubblica amministrazione per accelerare l'erogazione ed eseguire i controlli previsti al momento del pagamento dei saldi;

- viene istituito un Fondo al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con 100 milioni di euro per l’anno 2020, per le spese per gli interessi passivi sui finanziamenti bancari erogati per garantire capitale circolare o per ristrutturare i debiti per la copertura dei costi degli interessi sui mutui maturati nel corso degli ultimi due anni, in deroga alle disposizioni agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo;

- viene creato un nuovo Fondo per la promozione integrata verso i mercati esteri, con una dotazione finanziaria iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2020, per la promozione del Made in Italy e per una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale;

- viene esteso il Fondo di garanzia per le PMI di cui all’articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266 anche alle imprese agricole, estendendo le sue regole, in deroga alla sua disciplina ordinaria, anche alle garanzie rilasciate da ISMEA, con l’assegnazione di altri 80 milioni di euro per l’anno 2020;

- viene creato un Fondo di 100 milioni di euro per il sostegno alle imprese, gli investimenti, e per la sicurezza alimentare e il benessere animale della filiera avicola;

- i versamenti delle ritenute alla fonte, i versamenti da autoliquidazione dell’IVA e dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, relativi al periodo fra il 1° aprile e il 30 giugno, per le imprese del settore florovivaistico, sono rinviati al 31 luglio 2020, in unica soluzione e con rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo;

- è concessa alle micro, piccole e medie imprese agricole, singole e associate, la possibilità di rinegoziare i mutui e gli altri finanziamenti per conduzione e/o miglioramento delle strutture produttive con esenzione imposte e senza spese di istruttoria;

- è stata modificata normativa antimafia: prevedendola nel caso di concessione demaniale di terreni agricoli e zootecnici che fruiscano di contributi oltre 5.000 euro, e con l’esonero per erogazioni inferiori a 150.000 euro;

- è stato incrementato di 50 milioni per l’anno 2020 il Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti;

 - è stato prorogato al 1° giugno 2020 il termine di presentazione delle domande per i trattamenti di disoccupazione agricola, e sono stati previsti trattamenti di integrazione salariale in deroga con esplicito riferimento ai datori di lavoro agricoli, e una indennità una tantum di 600 euro per i lavoratori autonomi con esplicito riferimento ai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali e agli operai agricoli a tempo determinato;

- è stata normata la possibilità per i prodotti agricoli e alimentari a Denominazione d’origine protetta o a Indicazione d’origine protetta, di utilizzare il pegno rotativo, con modalità di registrazione semplificata da definirsi con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali;

- è stata introdotta una prima norma contro le pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra acquirenti e fornitori nell’acquisto di prodotti agroalimentari, della pesca e dell'acquacoltura;

- sono infine state introdotte alcune deroghe per il periodo di crisi: (1) per gli Organismi di controllo e di certificazione dei prodotti agricoli biologici e di quelli ad indicazione geografica protetta per permettere che i certificati di idoneità siano rilasciati, anche senza procedere visite in azienda, da svolgersi ovviamente a cessazione dell’emergenza, (2) ed ai Centri di Assistenza Fiscale per l’acquisizione telematica delle deleghe, dei mandati, delle dichiarazioni sostitutive e di ogni altra documentazione, prevedendo anche l’invio con modalità telematiche, e ancora (3) che i caseifici possano destinare i sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte, possano essere utilizzati agli impianti di digestione anaerobica del proprio territorio regionale e gli agricoltori possano utilizzare agronomicamente gli stessi sottoprodotti in miscela con gli effluenti di allevamento, ovviamente sotto controllo dell'autorità sanitaria competente;

- ed alcune proroghe: (1) per i bandi degli impianti a biogas, al 30 settembre 2020, e (2) per i patentini fitofarmaci, che conservino la loro validità fino al 15 giugno 2020.

In ultimo con un Ordine del Giorno di maggioranza, fatto proprio dal Governo che si è impegnato ad inserire nel prossimo decreto, le misure di sostegno economico più rilevanti per la liquidità delle aziende e per il rilancio di tutto il comparto, in particolare per il settore florovivaistico, del latte, della filiera bieticola, della pesca, delle piccole aziende a commercializzazione locale, dell’agrituristico e del multifunzionale per i servizi alla persona,  del vitivinicolo orientato all’export e alla ristorazione, e in generale a tutte le aziende danneggiate da questa crisi collegata alla pandemia

Ma di tutto questo ragioneremo nel decreto di imminente uscita.    

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al testo relativo alla parte agricola del Maxiemendamento, alla parte agricola del testo finale e alla sintesi delle misure agricole, oltre al testo integrale del Disegno di Legge





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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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