LE PRINCIPALI MISURE PER L’AGRICOLTURA DEL DECRETO COMPETITIVITÀ

Durante la seduta di mercoledì 6 agosto è stata approvata dalla Camera dei Deputati, in seconda lettura con modifiche, proveniente dal Senato, la Legge di conversione del Decreto 91 “Competitività”: un provvedimento che contiene molte norme interessanti di incentivo e semplificazione per l’agricoltura. Oltre a molte norme provenienti da “campo libero”, di semplificazione e di rilancio dell’agricoltura predisposto dal Mipaaf, il decreto contiene anche alcune misure inserite dalle Commissioni Agricoltura e Ambiente di Camera e Senato.


Si tratta di una buona norma, con misure importanti per l’agricoltura, le imprese e il territorio: tra le misure contenute ed approvate, vi sono infatti interventi per stimolare il settore agricolo, tra cui una detrazione per l'affitto dei terreni pari al 19% per giovani coltivatori diretti e imprenditori fino a 35 anni e deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all'anno e deduzioni sui contributi previdenziali e assistenziali. Sono poi previsti mutui a tasso zero per le imprese under 40 e crediti d'imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie e per nuove reti d'impresa di produzione alimentare al 40% delle spese e fino a 400mila euro, e, inoltre, crediti d'imposta anche per l'e-commerce di prodotti agroalimentari al 40% delle spese e fino a 50mila euro.


Il provvedimento prevede poi crediti d’imposta per le infrastrutture informatiche finalizzate al commercio elettronico e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, nonché per la cooperazione di filiera.


Viene esteso a tutte le produzioni agricole l’istituto della diffida e la possibilità di adempimento volontario in forma ridotta per le sanzioni amministrative pecuniarie.


Importante, poi, anche il capitolo delle semplificazioni nel settore vitivinicolo, con l’abolizione di molte autorizzazioni e la sostituzione con comunicazioni, e il coordinamento dei controlli e l’istituzione del registro unico dei controlli aziendali.


Viene ridefinito il limite di residuo alcolico per gli aceti artigianali a lunga maturazione, portandolo al 4% permettendo di salvaguardare piccole produzioni di qualità.


È stato poi risolto il problema delle bruciature di sfalci e potature che sono permessi sino a tre metri cubi steri lasciando ai comuni la possibilità di normarne le modalità.


Nell’intervento previsto, di riduzione dei costi dell’energia, che purtroppo incide rimodulando a posteriori gli incentivi a suo tempo già accordati, vi è però un dato positivo, e cioè l’innalzamento della soglia per lo scambio sul posto da 200 a 500 Kw di potenza nominale.


Un provvedimento importante, che semplificherà e darà slancio all’agricoltura e a tutta la filiera collegata, con misure importanti per tutte le imprese e soprattutto per i giovani.


 


Mino Taricco, deputato Pd


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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