LO STATUTO DELLE PARTITE IVA È LEGGE
Giovedì 11 Maggio 2017
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Provvedimenti
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Lavoro
Oggi, dopo oltre due anni di lavoro, prima di confronto tra le associazioni e il Governo, e poi di lavoro in Parlamento, è stato approvato lo Statuto del lavoro autonomo professionale.
La versione finale è ritenuta anche dal mondo cui è destinato un buon risultato.
Anche per questo la discussione al Senato che ne ha preceduto l’approvazione ha evidenziato sia un grande consenso trasversale ai diversi partiti, sia l’orientamento a dover proseguire lungo un percorso di cui lo Statuto è solo il primo passo.
Per capire meglio il fenomeno può essere utile la lettura di questa indagine ISTAT ed il collegato allegato statistico e questo studio ISFOL "La dimensione del lavoro autonomo" che anche se di qualche anno fa aiuta a comprendere meglio le dimensioni del fenomeno.
Per approfondire la conoscenza delle esigenze e delle aspettative dei lavoratori autonomi, è stato lanciata, in collaborazione con altri 10 partner europei, una ricerca per meglio capire chi sono, come vivono e lavorano nei diversi paesi europei, quali sono i loro problemi e aspettative, per quanti è una scelta e per quanti una mancanza di alternative. Una ricerca per andare oltre i limiti delle rilevazioni statistiche, italiane ed europee, evidenziati anche da una risoluzione del Parlamento europeo di tre anni fa.
Accanto a chi svolge la propria attività professionale in modo continuativo c’è chi alterna un lavoro dipendente con quello autonomo, c’è chi collabora per progetti con uno o più committenti, chi arrotonda il proprio reddito da lavoro dipendente con un lavoro freelance, chi in contemporanea lavora con diversi tipi di contratto autonomo, chi si fa inquadrare con un rapporto dipendente per svolgere un lavoro che a tutti gli effetti è gestito in maniera autonoma (ricerca del committente, che varia di volta in volta, e contrattazione della singola prestazione).
Con lo statuto, si disciplina il lavoro agile (smart working), chiarendo tra l'altro che tale istituto non costituisce una nuova tipologia contrattuale, ma solo una particolare modalità di svolgimento della prestazione di lavoro subordinato, basata sulla flessibilità di orari e di sede e caratterizzata, principalmente, da una maggiore utilizzazione degli strumenti informatici e telematici e delle possibilità tecnologiche esistenti, nonché dall'assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti al di fuori dei locali aziendali.
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