LO SVILUPPO DEL PAESE PASSA ATTRAVERSO LO SNELLIMENTO DELLA BUROCRAZIA

Mino Taricco, parlamentare del Pd, è il secondo firmatario dopo Bruno Tabacci di una Mozione approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati, che ha impegnato il Governo ad attuare un’opera di semplificazione legislativa e amministrativa. La Mozione ha richiesto all’Esecutivo di agire in tre direzioni. In primo luogo, ha domandato un’azione sullo stock normativo, l’insieme delle leggi, richiedendo la creazione di testi unici compilativi, raccolte delle norme esistenti su una stessa materia, per tutti i settori delle politiche pubbliche: questo per analizzare ed elencare, in ciascun ambito, le leggi esistenti e quelle abrogate, al fine di mettere ordine al loro interno ed eliminare o alleggerire gli oneri amministrativi che ne derivano per cittadini e imprese. In secondo luogo, la Mozione ha impegnato il Governo ad agire sul cosiddetto flusso normativo, realizzando la piena attuazione o la rivisitazione delle norme esistenti e controllandone la qualità: importanti, in questo senso, le richieste di rafforzare le disposizioni in materia di analisi e verifica dell’impatto della legislazione. Infine, il provvedimento si è anche occupato del tema della semplificazione amministrativa e ha domandato un censimento generale degli enti pubblici esistenti, per ridurne il numero ed evitare inutili duplicazioni, e un impegno per portare avanti l’opera di digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni.


Lo stesso Taricco è intervenuto in Aula in dichiarazione di voto a nome del PD,  durante i lavori di approvazione: “Abbiamo tutti sotto gli occhi quotidianamente statistiche e studi, ma anche proteste e domande di aiuto da parte di cittadini e imprese, che ci rendono evidente un quadro drammatico: nel nostro Paese i tempi necessari per ottenere autorizzazioni, per esportare e importare, per compilare una dichiarazione, per pagare le imposte o predisporre la documentazione per un progetto possono arrivare anche al doppio della media europea, ed hanno una ricaduta pesantissima su imprese e famiglie sia in termini di aggravio e di costi diretti e soprattutto indiretti. Secondo l’Ocse, infatti, la complicazione burocratica è una delle prime cause del nostro ritardo competitivo, e molte analisi portano poi a sostenere una forte correlazione tra complessità e complicazione burocratica e gli spazi di corruzione o anche solo di evasione e di elusione delle norme. In questo quadro gli interventi di semplificazione e di sburocratizzazione rappresentano interventi a costo ridotto ma dalle potenzialità grandissime: la burocrazia della Pubblica Amministrazione costa alle sole piccole imprese 31 miliardi di euro all’anno e pesa su ciascuna azienda per 6.000 euro l'anno. Tutte risorse che vengono drenate ad investimenti e crescita economica, e che potrebbero creare, se fossero risparmiate, oltre 650.000 nuovi posti di lavoro. Con questa mozione vogliamo accompagnare e stimolare l’azione di governo e ricordare a noi stessi la posta in gioco e le ricadute sull’economia e la qualità della vita dei cittadini”.


La Mozione, sottoscritta da 51 deputati appartenenti a differenti schieramenti politici, rappresenta il testo unificato di più mozioni presentate e discusse negli ultimi giorni, ed è stata approvata con 440 voti favorevoli e nessuno contrario.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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