La tragedia di Rivoli e la gestione dell’edilizia scolastica

Il soffitto crollato al liceo Darwin di Rivoli, la tragica morte del giovane Vito Scafidi e il ferimento di altri 20 studenti hanno colpito l’opinione pubblica e fatto nascere rabbiosi interrogativi. Si è scoperchiato il vaso di Pandora della gestione dell’edilizia scolastica, rivelando un quadro che in molti casi fa piuttosto impressione. Le tragedie come quelle di Rivoli non possono esser liquidate come fatalità, quando sono il prodotto di decenni d’incuria. E soprattutto non è accettabile il gioco dello scaricabarile: non c’è stata una valanga, ma un crollo che rivela come siano necessari nuovi e massicci investimenti sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Ma il governo Berlusconi, che ha cercato nei mesi scorsi di fare cassa con la scuola, scarica sugli enti locali il problema della sicurezza, dopo aver tagliato loro i fondi. Se non ci sono colpe specifiche sulla tragedia di Rivoli, ci sono però specifiche responsabilità circa il metodo con cui si propone di far risparmiare lo Stato. La spesa per la pubblica amministrazione va ridotta col bisturi, non con l’accetta.

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