Lavoro: altro che posto fisso…

Il Ministro dell’Economia ha detto che bisogna rivalutare l’utilità del posto fisso. Una provocazione che inizialmente gli è costata il rischio delle dimissioni. Ma alla fine Tremonti ha reso più fisso solo il proprio posto, alla scrivania che fu di Quintino Sella. Anche Tremonti infatti sa bene che il posto fisso è una pia illusione, di questi tempi. Lo si potrebbe garantire scaricando tutti i rischi su chi è lasciato fuori, come i lavoratori temporanei e i disoccupati. L’unica cosa da fare in questa fase di crisi è dare protezione contro il rischio di perdere il lavoro, riformando gli ammortizzatori sociali in modo tale da offrire copertura assicurativa a tutti. Poi occorre rivedere le regole di accesso al mercato del lavoro, coniugando la stabilizzazione dei precari con il mantenimento (e se possibile l’incremento) dei posti di lavoro. Siccome la situazione è tale per cui è in aumento per tutti il rischio di licenziamento, invece di fantasticare sul ritorno al posto fisso si dovrebbe dare qualche segnale di vera responsabilità nell’affrontare la drammatica congiuntura attuale.

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