MISURE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE IN AGRICOLTURA

Nell'ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare volte, in particolare, a incentivare l'imprenditoria femminile, ai sensi della Legge 27 Dicembre 2019 n. 160, l'istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare concede mutui agevolati a tasso zero - di importo non superiore a € 300.000,00 e comunque non superiore al 95 per cento delle spese ammissibili -  per sostenere, su tutto il territorio nazionale, iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici.

Con Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 9 Luglio 2020 sono stati definiti i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni previste dall'art. 1, comma 504, della Legge 27 Dicembre 2019, n. 160.

Potranno beneficiare di tali agevolazioni le imprese, qualificate quali microimprese, piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, attive nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli ai sensi dell'art. 2, paragrafi 5,6 e 7 del Regolamento (UE) n. 702/2014 che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ai sensi degli artt. 14 e 17 del citato Regolamento (UE) n. 702/2014

Alla data di presentazione della domanda, le imprese richiedenti le agevolazioni dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese
  • esercitare esclusivamente l'attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del Codice Civile
  • essere amministrata e condotte da una donna, in possessso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola; nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da donne in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale
  • avere sede operativa nel territorio nazionale
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
  • non rientrare tra le imprese in difficoltà, così come definite dall'art. 2, punto (14) del Regolamento (UE) n. 702/2014
Il soggetto qualificante potrà richiedere il beneficio una sola volta

Gli investimenti dovranno essere ricompresi nell'ambito di almeno una fra tre tipologie di obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione
  • miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura

In allegato: il Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 9 Luglio 2020 e le istruzioni applicative



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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

Consulta il testo del provvedimento