MODIFICATO IL REGOLAMENTO DEL SENATO

È stata approvata dall’Assemblea del Senato la riforma del Regolamento del Senato stesso che nella prossima Legislatura si rende necessaria in conseguenza della riduzione dei parlamentari (400 deputati invece che 630, 200 senatori dagli attuali 315) a seguito del Referendum costituzionale.

Con votazione, a maggioranza assoluta sui singoli articoli modificati e su una proposta di coordinamento che è passata a maggioranza assoluta dei componenti del Senato.

Le principali modifiche introdotte sono :

- la riduzione del numero delle Commissioni
a seguito della diminuzione dei Senatori si è resa necessaria la riduzione delle Commissioni, che sono state ridotte a 10. 
Per affinità di materia sono accorpate le commissioni Affari esteri e Difesa, le commissioni Ambiente e Lavori pubblici, le commissioni Industria e Agricoltura, le Commissioni Lavoro e Sanità. Modifiche anche sulle competenze, quelle della commissione Affari costituzionali si estendono a editoria e digitalizzazione, mentre la VII si occuperà oltre che di istruzione e patrimonio culturale anche di ricerca scientifica, spettacolo e sport.

- la modifica delle procedure e delle regole sui Gruppi 
per snellire il lavoro i presidenti nella nuova legislatura possono riunirsi tra loro per non sovrapporre le convocazioni, mentre i pareri della Bilancio e della Affari costituzionali riguardano solo gli emendamenti approvati. Le nuove regole non risparmiano il Governo al quale si chiede di presentare entro cinque giorni dalla richiesta la relazione tecnica sulla quantificazione degli oneri finanziari degli emendamenti. Stretta anche sui gruppi. Ciascuno sarà composto da sette senatori invece di dieci, ad esclusione del gruppo Misto e di quello delle minoranze linguistiche che ne avranno quattro. Ogni gruppo dovrà rappresentare un partito o movimento politico che alle ultime elezioni abbia presentato candidati con lo stesso contrassegno e abbia eletto almeno un senatore.

- le norme anti-cambio casacca
per ostacolare i cambi di casacca a legislatura iniziata introducono divieti e disincentivi economici. I neogruppi in corso di legislatura dovranno essere composti da almeno dieci senatori e rappresentativi di un partito o un movimento politico che nella legislatura abbia presentato alle elezioni politiche, regionali o del Parlamento europeo propri candidati e che siano stati eletti. Chi cambia casacca decade dalla carica dell’Ufficio di presidenza, dalla carica di questore, dalle giunte e da tutti gli organi collegiali. Inoltre le risorse assegnate saranno decurtate.

Per un maggior approfondimento il testo pervenuto all'Assemblea del Senato e le modifiche approvate in Aula.


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Provvedimento n.229 dell'8 maggio 2014 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014.

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